Acharya Shantideva
Bodhisattvachayavatara
Il primo appuntamento è Sabato 30 Aprile 2022 per una serie di tre incontri in cui il Ven. Ghesche Tenzin Tenphel e il Ven. Ghesce Jampa Gelek ci illustrerànno tre capitoli tratti dal Bodhisattvacharyavatara: Capitolo VI – La Pazienza, Capitolo VIII – La Concentrazione e Capitolo IX – La Saggezza
Il bellissimo testo in versi di Shantideva descrive lo stile di vita del Bodhisattva. Questo argomento fa parte del veicolo universale.
Perché la pratica sia efficace deve riguardare l’interezza della vita. Spesso ci sono divari tra la parte sacra e quella profana della vita: si possono fare tantissime puje, prostrazioni, preghiere ma se la mente non è attenta istante dopo istante alle azioni quotidiane i meriti accumulati dalla pratica spirituale svaniscono rapidamente. Se quello che abbiamo appreso nel momento formale dello studio del Dharma non viene applicato alla quotidianità, nell’ordinarietà della nostra esistenza, significa che stiamo fraintendendo e stiamo sbagliando. È un grave errore avere questo divario tra la pratica sacra, formale e quella profana della vita quotidiana. Lo studio e la pratica del Dharma devono diventare qualcosa di utile per plasmare la nostra mente sempre, in ogni momento e in qualunque azione.
Prima di tutto quindi puliamo la nostra mente in modo da poter piantare i semi di bodhicitta, della vacuità, delle sei paramita e in modo che la pratica sia effettiva e non solamente superficiale. Noi siamo vittime delle nostre afflizioni mentali per cui dobbiamo lavorare su di esse per identificarle e poi per eliminarle.
Ven. Ghesche Tenzin Tenphel
con una costante familiarità.
Perciò abituandomi a tollerare le più lievi difficoltà
io mi eserciterò per sopportare le più grandi avversità.
Soldati valorosi sono quelli che, incuranti del loro dolore,
distruggono i loro veri nemici come l’ odio e le altre negatività.
I guerrieri ordinari uccidono solamente cadaveri.
Pure la sofferenza ha la sua utilità:
a causa del dolore vengono eliminati orgoglio e arroganza,
si prova compassione per coloro chi si aggirano nel ciclo delle rinascite,
si evita di fare del male e si ha gioia nel praticare le virtù.
Queste sono solo tre delle bellissime 134 stanze di questo importantissimo capitolo.
La pazienza è l’antidoto diretto alla rabbia che è uno dei tre veleni ma è anche l’antidoto a tanti altri fattori mentali non virtuosi che originano dalla rabbia. Allenarsi alla pazienza è quindi il modo di percorrere il sentiero affinchè ogni sforzo non sia vanificato e possa, al contrario, potenziare ogni azione virtuosa della nostra pratica.
Ven. Ghesce Jampa Gelek
dovrei rendere stabile la mente nella concentrazione meditativa
poiché le persone che hanno una mente distratta
diventano preda delle zanne dei difetti mentali
…
Avendo compreso che la visione speciale unita al calmo dimorare
Distruggono totalmente le concezioni disturbanti,
per prima cosa devo ricercare il calmo dimorare che
si ottiene con gioia, mediante il distacco dalla vita mondana.
La concentrazione nel Lo Rig è classificata tra i fattori mentali “che determinano l’oggetto” ed è indispensabile nel Sentiero: la saggezza senza la concentrazione è come la fiamma di una candela al vento, benchè sia luminosa e possa rischiarare, a causa del suo movimento continuo non riesce ad illuminare bene ciò che deve illuminare.
Ven. Ghesce Tenzin Tenphel
…
Poi fra i vari yoghin appartenenti alle varie scuole di pensiero come il Piccolo veicolo, o il Grande veicolo dei Cittamatrin e quella dei Madhyamika, esistono differenze sulla comprensione della natura delle entità di conoscibili. Perciò coloro che dispongono di una conoscenza più elevata rigettano le teorie di quelli che al riguardo hanno una percezione inferiore.
Anche la saggezza nel LoRig è tra i cinque fattori mentali “che determinano l’oggetto” ed è definita un conoscitore che discrimina per proprio potere l’oggetto. Senza la saggezza non avremmo modo di capire e di comprendere ciò che è positivo o negativo, ciò che è appropriato o non appropriato e tra ciò che esiste e non esiste. Ha la funzione di vincere il dubbio, perché quando si analizza l’oggetto con il ragionamento, si arriva al suo accertamento.
La saggezza, la sesta paramita, è paragonata a una persona che ci vede perfettamente, mentre le altre 5 (pazienza, moralità, generosità, sforzo entusiastico e meditazione) sono paragonate a persone cieche che possono essere guidate, in modo da non perdersi, solo dalla saggezza che invece vede.
Calendario
- Sabato 30 Aprile e Domenica 1 Maggio 2022
Capitolo VI – La Pazienza Ven. Ghesche Tenzin Tenphel - Sabato 28 e Domenica 29 Maggio 2022
Capitolo VIII – La Concentrazione Ven. Ghesce Jampa Gelek - Sabato 18 e Domenica 19 Giugno 2022
Capitolo IX – La Saggezza Ven. Ghesce Tenzin Tenphel
Costo
Il corso è a offerta libera:
IBAN: IT81J0501802800000015112303
intestato a:
Fondazione FPMT Italia
Chi può offrire qualcosa, contribuirà alle spese del gruppo di studio, chi non ha mezzi sufficienti per fare l’offerta, offrirà la sua presenza e il suo impegno.
Per informazioni e comunicazioni
Email: info@losangyesce.org
Modalità partecipazione
Per prenotazioni e informazioni scrivere a info@losangyesce.org
Modalità di svolgimento
L’incontro verrà svolto in presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia
E’ disponibile il parcheggio interno gratuito.