Una raccolta di preghiere per il rapido ritorno di Kyabje Lama Zopa Rinpoce

Come aveva promesso, Sua Santità il Dalai Lama, l’impareggiabile incarnazione dei Tre Gioielli, continua a guidarci nelle nostre ardenti preghiere e nei nostri sforzi per il rapido ritorno del nostro amato amico spirituale Kyabje Lama Zopa Rinpoce, che ha mostrato l’aspetto di lasciare il corpo nell’aprile 2023.
Incontrando il Ven. Roger Kunsang nel maggio 2024, Sua Santità ci ha consigliato di continuare la Recitazione dei nomi del Nobile Mañjuśrīi il più possibile, proprio come aveva raccomandato in precedenza.

La Nobile e Sacra Luce Dorata

Kyabje Lama Zopa Rinpoche  auspica da  molti anni la diffusione, la traduzione, la recitazione e la meditazione sul Sutra della Luce Dorata. La recitazione e meditazione di questo Sutra  purifica il karma,  fa accumulare meriti incommensurabili promuovendo anche  la pace nel mondo.

“Questo sutra è estremamente prezioso. Porta pace e felicità. Porta una protezione incommensurabile in un paese perché ha un grande potere di prevenire la violenza e situazioni simili.  Questo sutra purifica il karma di coloro che lo ascoltano, leggono, lo  insegnano o lo  contemplano. Aiuta a raggiungere successo, prosperità e sicurezza. Se il sutra viene insegnato in un unico posto, l’intero paese ne beneficia. Sarebbe particolarmente utile leggere questo sutra in luoghi in cui si stanno verificando violenti  situazioni. ”

Ven. Robina Courtin – La purificazione è un processo psicologico, mi prendo cura della mia mente

Non c’è karma che non possiamo cambiare. La nostra mente non è fatta di pietra. Come dice Lama Yeshe, siamo noi a creare la negatività con la nostra mente e quindi la purifichiamo creando positività con la nostra mente.

Se hai mangiato del veleno, dato che sai che cos’è il veleno e le sue conseguenze, il primo passo che devi fare è riconoscerlo e pensare subito: “Che cosa posso fare per rimediare?

Questo è l’atteggiamento da tenere nel processo di addestramento della nostra mente. Il punto è che stiamo cercando di ridurre le nevrosi e sviluppare la nostra bontà; come direbbero i neuroscienziati, stiamo cercando di sviluppare nuovi percorsi.

Ma il nostro problema è che siamo così dipendenti dal senso di colpa che, nel momento in cui riconosciamo – ad esempio – di aver litigato con nostra sorella, sprofondiamo nel senso di colpa: “Sono una persona cattiva”. Ma è inutile fare così! Non ha senso provare rabbia verso noi stessi.

Ven. Robina Courtin - La purificazione è un processo psicologico, mi prendo cura della mia mente

Ven. Geshe Tenzin Tenphel – I Quattro Incommensurabili – La Gioia empatica

Il 18 e il 19 Novembre 2023 siamo lieti di ospitare il ven. Geshe Tenzin Tenphel che esporrà un insegnamento sui Quattro Incommensurabili, amore, compassione, gioia empatica, equanimità. Nel particolare verrà insegnata la Gioia altruistica.

I Quattro Incommensurabili (Sansk.: Apramāna ; pali.: Appamanna ; tib .: Tshad med bzhi ) chiamati anche brahmavihāra ( Pali e Sanscrito ), le “dimore di Brahma ” sono quattro sentimenti o “qualità morali” che devono essere meditate e sviluppato ( bhāvanā ) nel buddismo . Vogliono essere amorevoli nella spiritualità. Si dice che siano incommensurabili o illimitati per la portata del loro oggetto e la loro efficacia.

Essi sono :

Maitrī (Sanscrito) o Metta ( Pali ), benevolenza , ” desidera che tutti gli esseri trovino la felicità e le cause della felicità” ;

Karuṇā (sa. E pa.), Compassione , “desidera che gli esseri siano liberati dalla sofferenza e dalle cause della sofferenza” ;

Muditā (sa. Et pa.), Gioia simpatica o altruistica , “desidera che gli esseri trovino la gioia liberi dalla sofferenza”;

Upekṣā (sa.) O

Upekkhā (pa.), Equanimità o distacco, “desidera che gli esseri rimangano uguali e in pace qualunque cosa possa accadere, buona o cattiva che sia, libera dalla parzialità, dall’attaccamento e dall’avversione” .

Parte 1

I Quattro Incommensurabili con il Ven. Geshe Tenzin Tenphel - La Gioia empatica

Parte 2

I Quattro Incommensurabili con il Ven. Geshe Tenzin Tenphel - La Gioia empatica

Ven. Ghesce Jampa Gelek: “I Tre Gioielli” e “I Quattro Sigilli”

Insegnante ven. Ghesce Jampa Gelek È un Ghesce Lharampa che oltre ad avere concluso con successo gli studi a Sera Ge, ha anche approfondito la sua preparazione nel tantra, è perciò qualificato anche nel dare iniziazioni e commentari. Ghesce residente dell’Istituto Lama Tzong Khapa. I Tre Gioielli Il Buddha (la guida), il Dharma (la realizzazione del vero modo di esistere dei fenomeni), e il Sangha (la comunità spirituale) se ci affidiamo ad essi possiamo avere protezione dalla sofferenza e dalle varie difficoltà della vita, tramite una comprensione migliore della realtà delle cose.alle ore 15:00 alle 18:00 I Quattro Sigilli del Buddhismo Tutti i fenomeni composti sono impermanenti; Tutti i fenomeni impuri sono dukkha – insoddisfacenti oppure nella natura della sofferenza; Tutti i fenomeni sono vuoti e privi di un sé; Il Nirvana è vera pace. Uno dei fattori principali che ci causa difficoltà nella nostra vita e perciò nell’esistenza ciclica è che noi stessi come pure tutto quello che ci circonda è impermanente. Qualunque cosa apprezziamo come fonte di felicità – il nostro corpo, possedimenti, amici e parenti, reputazione e stato sociale, onore e stima – tutto ciò sorge in funzione di cause e condizioni e, in quanto nella loro natura, cambiano. Se riflettiamo profondamente sulla loro natura, che le cose cambiano e nessuno può fermarlo, arriviamo alla comprensione che qualunque godimento, rapporto, successo e abilità che abbiamo nell’esistenza ciclica non durerà a lungo. Anche se ora disponiamo di queste cose, in quanto impermanenti per natura, non ci possiamo fare affidamento o averne fiducia. Non hanno l’abilità di procurarci una felicità duratura o portarci reale tranquillità. Questi fenomeni transitori dell’esistenza ciclica costituiscono gli oggetti in relazione ai quali sperimentiamo sofferenza. La nostra sofferenza tuttavia non è a cause degli oggetti e persone che incontriamo bensì radicata nell’ignoranza, la principale afflizione che causa l’esistenza ciclica. Copyright © 2020 Nalanda Edizioni.

Parte 1

Ven. Ghesce Jampa Gelek: “I Tre Gioielli” e “I Quattro Sigilli” - Parte 1

Parte 2

Ven. Ghesce Jampa Gelek: “I Tre Gioielli” e “I Quattro Sigilli” - Parte 2

Ven. Ghesce Tenzin Tenphel – I Quattro Incommensurabili – L’ Amorevole Gentilezza

Questo insegnamento, tenuto dal ven. Ghesche Tenzin Tenphel, tratta l’Amorevole Gentilezza nei riguardi de I Quattro Incommensurabili (Sansk.: Apramāna ; pali.: Appamanna ; tib .: Tshad med bzhi ) chiamati anche brahmavihāra ( Pali e Sanscrito ), le “dimore di Brahma ” sono quattro sentimenti o “qualità morali” che devono essere meditate e sviluppato ( bhāvanā ) nel buddismo . Vogliono essere amorevoli nella spiritualità. Si dice che siano incommensurabili o illimitati per la portata del loro oggetto e la loro efficacia.

Essi sono :

Maitrī (Sanscrito) o Metta ( Pali ), benevolenza , ” desidera che tutti gli esseri trovino la felicità e le cause della felicità” ;

Karuṇā (sa. E pa.), Compassione , “desidera che gli esseri siano liberati dalla sofferenza e dalle cause della sofferenza” ;

Muditā (sa. Et pa.), Gioia simpatica o altruistica , “desidera che gli esseri trovino la gioia liberi dalla sofferenza”;

Upekṣā (sa.) O

Upekkhā (pa.), Equanimità o distacco, “desidera che gli esseri rimangano uguali e in pace qualunque cosa possa accadere, buona o cattiva che sia, libera dalla parzialità, dall’attaccamento e dall’avversione” .

Parte 1

I Quattro Incommensurabili - L' Amorevole Gentilezza - Parte 1

Parte 2

I Quattro Incommensurabili - L' Amorevole Gentilezza - Parte 2

Buon Losar, Anno 2150 Coniglio – Acqua!

Buon #losar, Anno 2150 Coniglio – Acqua! Che il nuovo anno tibetano porti felicità nella vita di tutti. Siamo tutti fratelli e sorelle con le stesse esigenze e abbiamo il diritto di essere felici e sconfiggere il dolore.

Cerimonia di questa mattina in sala di meditazione.

Guarda il video: https://bit.ly/3Z9eHmw➡️ℹ️

Scopri il programma della giornata: https://bit.ly/3IEhr5M

Festeggiamo il nuovo anno (tibetano) con i Giorni dei Miracoli!

Festeggiamo il nuovo anno (tibetano) con i Giorni dei Miracoli! 21 Febbraio – 7 marzo, 2023Il 21 febbraio si celebra il capodanno e i successivi 15 Giorni dei Miracoli, culminano nel giorno della luna piena di Ciotrul Dücen (7 marzo), che commemora l’anniversario di Buddha Shakyamuni che compie vari miracoli a Sravasti per domare l’arroganza e ispirare la fede nel Buddha Dharma.

Nel giorno di Losar onoriamo anche l’anniversario della scomparsa del fondatore dell’FPMT Lama Yeshe. Seguendo il consiglio di Lama Zopa Rinpoce, nei vari centri c’è la tradizione di invitare gli studenti più anziani che hanno conosciuto Lama a condividere le loro storie ed esperienze con Lama Yeshe per mantenere viva la sua memoria.Vi diamo un caloroso benvenuto per celebrare i Giorni dei Miracoli con gli insegnanti che ci ispirano alla pratica e che si uniscono a noi in presenza in India e online da diverse parti dell’India e del mondo, per questo noterete gli orari diversi per i vari incontri.TraduzioniTutti gli insegnamenti saranno in inglese, tranne quello di Yangten Rinpoce che insegnerà in tibetano e verrà tradotto in inglese in consecutiva dal Ven.Legtsok. chi desidera seguire gli incontri in lingua originale deve iscriversi sul sito del Tushita Meditation Centre per ricevere il link di Zoom.

La traduzione italiana in simultanea sarà trasmessa in streaming sul canale YouTube FPMT Italiano dove gli incontri rimarranno registrati e potranno essere seguiti anche in differita: https://www.youtube.com/@FPMTitaliano/streams.

Questo periodo è considerato estremamente propizio per la pratica – i risultati di qualsiasi attività virtuosa in ognuno dei 15 giorni sono aumentati di 100 milioni di volte!

Lama Yeshe – Anno 1980 – Rifugio e la mente

Grazie al prezioso contributo per la traduzione della Ven Siliana Bosa possiamo ascoltare gli insegnamenti di Lama Yesce.

In questo video Lama Yesce dà una chiara spiegazione della mente come parte integrante della pratica individuale del prendere rifugio in Buddha, Dharma e Sangha.

Sottotitoli in italiano.

Lama Yeshe 1980 Rifugio e la mente

Camminare e masticare una gomma: fare due cose allo stesso momento. Lama Yeshe

Nella tradizione Mahayana del Signore Buddha, si enfatizza sempre la grande importanza di unire il metodo e la saggezza per raggiungere la più alta realizzazione dell’illuminazione. Se voi avete solo saggezza ma non metodo, è impossibile realizzare la totalità. Anche nelle nostre vite quotidiane abbiamo bisogno sia del metodo che della saggezza per tenere insieme le nostre vite. Senza metodo, le nostre vite quotidiane riflettono il disordine mentale. L’intelligenza da sola non è sufficiente.

E’ importante essere realistici e dare un ordine al vostro stile di vita. Con l’intelligenza, potete vedere che cosa c’è da fare, ma la pigrizia e l’inazione vi impediscono di farlo. Questo è un esempio di mancanza di metodo. La vostra saggezza riesce a vedere quello che c’è da fare ma voi non potete metterlo in pratica. Questo provoca problemi nella vostra vita. Invece di essere ordinata, armoniosa e integrata, la vostra vita è disordinata, disarmonica e frammentata. Dare un ordine alla vostra vita non significa essere ricchi, avere una macchina ed essere materialmente benestanti in generale. Non è questo il significato. Significa che anche se voi avete poche cose, la vostra camera è pulita, in ordine e confortevole, ma se avete solo poche cose e sono sparse dappertutto, il disordine si riflette nella vostra mente. Quindi, è importante dare un ordine alle cose. Questo è solo un semplice esempio ma è applicabile alla vostra pratica del Dharma. Per lo sviluppo interiore, per trovare la liberazione, dovete praticare il metodo e la saggezza insieme. Spesso sento i praticanti di Dharma dare la colpa dei loro problemi alla pratica del Dharma e lamentarsi che la loro pratica del Dharma non li aiuta. E’ quasi come se criticassero il Dharma. Quando sono depressi, mettono in dubbio e criticano il Dharma e hanno dubbi sul continuare a praticare. Il problema non è il Dharma, il problema è che queste persone sono confuse. Non sanno che cos’è il Dharma, ecco perché non li aiuta. Quando spieghiamo il Dharma, non diciamo che è un oggetto materiale. Non diciamo che il dorje e la campana sono il Dharma. Se lo facessimo, allora forse potreste avere dubbi sulla sua utilità. Pensare al Dharma in termini materiali è una concezione errata, ma sfortunatamente è piuttosto diffusa. Altri sentono che la meditazione non li aiuta. Se vi sentite così, controllate come state meditando. Il punto è che, non importa cosa stiate facendo, la vostra esperienza è personale ed unica. Non mettete la meditazione lassù in alto mentre voi siete quaggiù e non vi lamentate del fatto che la meditazione non vi aiuta più come nel passato. Non vi aiuta più perché voi avete creato una separazione tra voi e la vostra meditazione. Il punto che sto cercando di provare è che voi dovete praticare il metodo e la saggezza insieme. Dovete anche capire che il modo in cui il metodo e la saggezza vengono praticati nella Paramitayana è molto differente dal modo in cui vengono praticati nel Tantrayana. Se fosse uguale per entrambi i veicoli, il Tantra non sarebbe più veloce o più potente del Sutra. In tal caso il Tantrayana e la Paramitayana sarebbero la stessa cosa. Nella pratica Paramitayana, il modo in cui il metodo e la saggezza vengono praticati insieme è alternato. Qualche volta la vostra coscienza è saggezza: altre volte è metodo. Sono due cose differenti. Nello yoga tantrico, il metodo e la saggezza sono insieme nella stessa coscienza. E’ difficile da spiegare e ci vuole tempo per capirlo, ma gradualmente ci riuscirete. E’ più difficile mettere due cose insieme in uno spazio unico allo stesso tempo che metterle in due spazi differenti, dunque mettere il metodo e la saggezza simultaneamente in una sola coscienza è difficile. E’ difficile per la mente non intelligente comprendere due cose allo stesso tempo. La mente semplice può comprendere due cose una alla volta, ma non entrambe allo stesso tempo. Come si dice spesso, “Dimmi una cosa alla volta”, o “Non posso fare due cose insieme”. Quindi, se volete praticare lo yoga tantrico, ciò equivale a dire, “Sono abbastanza intelligente per poter fare due cose allo stesso momento.”

Lama Yeshe dette questo insegnamento al Manjushri Institute, Inghilterra, nel luglio del 1977