Sutra della luce dorata per la pace interiore ed esteriore

Sutra della luce dorata per la pace interiore ed esteriore

Spiegazione del testo, meditazione e recitazione di gruppo.

Presentazione

Kyabje Lama Zopa Rinpoche  auspica da  molti anni la diffusione, la traduzione, la recitazione e la meditazione sul Sūtra della Luce Dorata. La recitazione e meditazione di questo Sutra  purifica il karma,  fa accumulare meriti incommensurabili promuovendo anche  la pace nel mondo.

“Questo sûtra è estremamente prezioso. Porta pace e felicità. Porta una protezione incommensurabile in un paese perché ha un grande potere di prevenire la violenza e situazioni simili.  Questo sūtra purifica il karma di coloro che lo ascoltano, leggono, lo  insegnano o lo  contemplano. Aiuta a raggiungere successo, prosperità e sicurezza. Se il sûtra viene insegnato in un unico posto, l’intero paese ne beneficia. Sarebbe particolarmente utile leggere questo sûtra in luoghi in cui si stanno verificando violenti  situazioni. ”
(Kyabje Zopa Rinpoche)

Estratto dal sūtra della luce dorata – capitolo primo:

Quegli esseri dalle facoltà sensoriali deteriorate,
quelli giunti al termine della propria vita e debilitati,
quelli caduti in disgrazia,
quelli abbandonati dai deva,
quelli odiati dalle proprie famiglie e dagli esseri amati,
quelli sfruttati nel lavoro e nella via,
quelli che vivono nella tristezza e nel dolore,
nella paura e nella miseria,
quelli afflitti dagli astri e dalle maledizioni,
quelli tormentati da innumerevoli demoni
e anche quelli che, a causa della loro tristezza e dolore
hanno incubi nel sonno,
tutti questi esseri, ben puliti ed in ordine,
dovrebbero ascoltare questo sacro discorso.

Insegnante


La venerabile Losang Drime (Birgit Schweiber) particolarmente devota a questo insegnamento, si è dedicata alla meditazione delle parole in esso contenute organizzando dei brevi ritiri già proposti in Europa in varie occasioni incontrando la soddisfazione di praticanti più o meno esperti. Sarà un’opportunità per rivolgere i meriti del ritiro alla vita di tutti i Grandi Maestri e per aiutare ad aprire il cuore e la mente verso il rispetto per ogni essere e per l’ambiente che abitano.

Sulla base del testo il Nobile Sutra della Luce dorata verranno strutturate sessioni di meditazione, momenti di lettura e spiegazioni su questo meraviglioso testo di cui Kyabge Zopa Rinpoche ha innumerevoli volte elogiato i benefici del contenuto.

È nata nel 1961 a Homburg / Saar, in Germania.
Ha lavorato come medico anestesista a Monaco e la sua passione era il karate (è anche stata campione europeo).

nel 1998 è stata ordinata monaca nella tradizione del buddhismo tibetano ghelugpa, ha completato la seconda edizione del Master Program in Sutra e Tantra all’Istituto Lama Tzong Khapa ricevendo insegnamenti dal venerabile Ghesce Ciampa Ghiatso, da Khensur Ciampa Tegchok, Kyabge Dagri Rinpoche e dal venerabile Ghesce Tenzin Tenphel.
A conclusione del Master Program il venerabile Ghesce Ciampa Ghiatso le chiese di proseguire come tutor del Basic Program 2006-2008 per gli studenti inglesi. E’ poi stata assistente per gli sudenti del secondo Masters Program, dal 2009 al 2013.

Si è poi trasferita in Germania dove ha continuato ad insegnare e a guidare ritiri di meditazione, periodo durante il quale ha voluto accrescere il suo curriculum intellettuale proseguendo in percorsi universitari che le permettessero di integrare la filosofia orientale ed occidentale .

Ven. Birgit è conosciuta in Europa per saper trasmettere la sua vasta conoscenza in maniera molto chiara, strutturata ed allo stesso tempo pratica, accompagnando l’esposizione da umorismo e calore umano.

Calendario

  • 1 novembre 2019 – venerdì dalle ore 19,00 alle ore 21,00
  • 2 novembre 2019 sabato dalle ore 10,00  alle ore 18,00 con pausa per il pranzo
  • 3 novembre 2019 domenica dalle ore 10,00 alle ore 15,30 con pausa pranzo

Modalità partecipazione

Corso ad iscrizione obbligatoria . Inviare email entro il 20 ottobre 2019.
Il corso si svolgerà se ci saranno almeno 15  persone iscritte.

Pe iscriversi occorre:
inviare una mail a info@losangyesce.org entro il 20 di ottobre 2019.

Per informazioni e comunicazioni

cell. 348/4788922
(dalle 15,00 alle 21,00 tutti i giorni)
o inviando una mail a: info@losangyesce.org

Quota di partecipazione

Offerta libera

Modalità di svolgimento

Gli incontri si articolano in una parte di spiegazione del testo, di meditazione  e  recitazione collettiva del sutra.

Ogni partecipante deve avere il proprio testo del Sutra.

Puoi scaricare la tua copia cliccando qui
https://fpmt.org/wp-content/uploads/teachers/zopa/advice/pdf/goldenlightItalianoFPMT.pdf

 

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Lodi a Tara

Tara, la liberatrice

Tara è uno dei buddha più amati del buddismo tibetano. Il suo nome significa “colei che libera”.

Tara ci libera dall’ignoranza, che è la radice dell’esistenza ciclica, e dal pensiero egocentrico, che ci impedisce di raggiungere il pieno risveglio di un buddha. Ci libera anche dagli otto pericoli, ognuno dei quali ha un aspetto esteriore e interiore: il leone dell’arroganza, l’elefante dell’ignoranza, il fuoco della rabbia, il serpente della gelosia, i ladri delle visioni errate, la catena di avaro, il diluvio dell’attaccamento e il demone del dubbio.

Come fa Tara a liberarci e proteggerci da questi pericoli? Certo non scende in picchiata dal cielo o fa scomparire magicamente una situazione problematica. Gli esseri illuminati non possono eliminare i nostri difetti, come estrarre una spina da un nostro piede. Né possono trasferirci le loro realizzazioni, come quando si versa dell’acqua in una ciotola vuota. Il modo fondamentale in cui Tara – o qualsiasi altro buddha- è di beneficio agli esseri senzienti è attraverso l’insegnamento del Dharma e l’ispirazione a indagarne il significato, in modo da raggiungere una corretta comprensione. Tara ci guida poi nella pratica della meditazione, in modo da generare quelle realizzazioni che trasformano la nostra mente.

Attraverso la pratica di ciò che impariamo, generiamo la saggezza che realizza la vacuità, e attraverso la meditazione sulla vacuità, purifichiamo la nostra mente dalle oscurazioni e attualizziamo la cessazione della sofferenza.

Quando chiediamo a Tara di liberarci, in realtà stiamo facendo appello alla nostra Tara interiore, ai semi della nostra saggezza e compassione. Man mano che coltiviamo queste qualità, esse ci proteggono dai danni inflitti dalle emozioni disturbanti.

Tara ci libera incarnando tutte le realizzazioni del sentiero. Visualizzando la sua forma verde smeraldo, fatta di luce, contempliamo il sentiero e ne interiorizziamo il significato, perché ogni aspetto della sua forma rappresenta un aspetto del sentiero per il risveglio. Tara ci libera anche offrendoci un modello di comportamento. Nata come principessa a cui era stato detto di pregare per rinascere uomo, Tara ha raggiunto il pieno risveglio in un corpo femminile, incoraggiandoci a superare qualsiasi pregiudizio, discriminazione o scoraggiamento possiamo incontrare.

Le strofe che seguono sono un inno a Tara composto da Gyalwa Gendun Drubpa (1391-1475), il Primo Dalai Lama.

Sui monti delle visioni errate della natura del sé, / gonfio di superbia, / dedito a ferire con gli artigli del disprezzo / vive il leone dell’orgoglio. / Proteggici da questo pericolo!

Proprio come i leoni si aggirano nelle zone di montagna, la nostra arroganza e il nostro orgoglio sono di casa nelle visioni errate riguardanti la natura dell’”io”. Anche se l’io ha un’origine dipendente, l’ignoranza lo percepisce come esistente, indipendentemente da qualsiasi altro fattore. Questa visione completamente sbagliata è la radice della nostra sofferenza nell’esistenza ciclica.

Avendo una visione irrealistica del modo in cui esistiamo, ci comportiamo di conseguenza con gli altri: arroganti e superbi con quelli che riteniamo inferiori, invidiosi di quelli che consideriamo superiori e competitivi con chi consideriamo alla pari. Il nostro orgoglio genera disprezzo che, come gli artigli di un leone, provoca sofferenza. Queste azioni dannose perpetuano la nostra rinascita negli stati infelici dell’esistenza. La nostra arroganza, inoltre, ci impedisce di riconoscere quanto è dolorosa e difficile la nostra situazione nell’esistenza ciclica.

La saggezza che realizza la vacuità dell’esistenza inerente è l’antidoto ultimo a tutti gli otto pericoli interiori, perché vede la vera natura del sé, che è privo di esistenza indipendente o inerente. Tuttavia, poiché questa realizzazione richiede tempo ed è difficile da ottenere, nel frattempo possiamo adottare degli antidoti più semplici, uno per ciascuna particolare afflizione. Nel caso dell’arroganza, possiamo contemplare un argomento particolarmente difficile, come le dodici origini o i diciotto elementi, argomenti essenziali ma estremamente complessi. Riconoscere quanto sia limitata la nostra attuale comprensione ci rende meno arroganti.

Un altro antidoto è riflettere sul fatto che tutto ciò che sappiamo e ogni talento e abilità che abbiamo acquisito dipendono dalla gentilezza degli altri: qualcuno ci ha insegnato e addestrato, ci ha incoraggiato. Rendendocene conto, come possiamo essere arroganti, pensando di essere così speciali?

Fare prostrazioni ai Tre Gioielli aiuta ulteriormente a contrastare l’arroganza. Mentre ci inchiniamo, contempliamo le qualità dei Tre Gioielli e il rispetto e l’ammirazione sorgono nella nostra mente. Fare prostrazioni induce all’umiltà e alla rinuncia all’ego e ci rende studenti più ricettivi. Il cuore diventa più leggero, siamo in grado di ridere delle nostre debolezze, senza aver più paura che gli altri “ci scoprano”.

Sfuggito agli uncini affilati della consapevolezza e della presenza mentale, ottenebrato dai piaceri dei sensi, l’elefante dell’ignoranza imbocca il sentiero sbagliato, mostrando le sue zanne minacciose. Proteggici da questo pericolo!

Potente e fuori controllo, un elefante impazzito terrorizza chiunque incontri sul suo cammino. Allo stesso modo, le emozioni incontrollate, che derivano dall’ignoranza, conducono a una vita caotica, priva di chiare priorità. Intossicati dall’attaccamento ignorante ai piaceri dei sensi, facciamo di tutto pur di ottenere ciò che vogliamo. L’ignoranza ci porta su strade sbagliate che conducono solo a confusione e sofferenza.

Quando chiediamo protezione a Tara, facciamo appello alla nostra capacità di consapevolezza e presenza mentale introspettiva, due fattori mentali che svolgono un ruolo speciale nella mente. Come un domatore che sa in che modo sottomettere un elefante selvaggio e sfruttare la sua energia per scopi costruttivi, questi fattori mentali ci orientano verso un comportamento etico e la concentrazione meditativa. La parola sanscrita che viene tradotta come “consapevolezza” può anche essere resa anche come “ricordare” o “riportare alla memoria”. Quindi, per quanto riguarda la condotta etica, la consapevolezza ricorda i precetti che abbiamo preso e mantiene saldi i nostri valori; la presenza mentale introspettiva ci permette di vedere se stiamo vivendo coerentemente a essi. Nel contesto della meditazione, la consapevolezza è ciò che si concentra sull’oggetto della meditazione e lo trattiene, in modo che non venga dimenticato, e la presenza introspettiva è come una spia in un angolo della nostra mente che osserva se la distrazione, la pigrizia mentale o l’eccitazione si stanno insinuando, interferendo con la nostra meditazione.

Spinto dal vento dell’attenzione inappropriata,
turbinando nuvole di fumo di cattiva condotta,
Il fuoco della rabbia ha il potere di bruciare foreste di bontà.
Proteggici da questo pericolo!

Come un incendio incontrollabile, anche la rabbia ha inizio da una piccola scintilla. Alimentato dal vento di un’attenzione inappropriata – che si concentra sulle qualità negative di qualcuno o di qualcosa, spesso esagerandole – la rabbia divampa, distruggendo il merito e creando un karma distruttivo che maturerà in sofferenza.

La pazienza, la forza interiore, la capacità di mantenere la calma di fronte ai danni o alle sofferenze è l’antidoto alla rabbia. “Avere pazienza” non significa arrendersi passivamente o perdonare scioccamente un torto subito. Piuttosto, ci permette di avere quella stabilità e chiarezza mentali che ci servono per trovare una soluzione creativa ai nostri problemi. Valutiamo le possibili diverse risposte e scegliamo quella che porterà il maggior beneficio e il minor danno a tutti coloro che si trovano coinvolti nella situazione. Con la pazienza si agisce con fermezza, a volte con forza pacifica, altre volte con assertiva compassione.

Nascosto nel fosso oscuro dell’ignoranza,
Incapace di sopportare la ricchezza e le qualità altrui,
il serpente dell’invidia inietta il suo crudele veleno.
Proteggici da questo pericolo!

La gelosia e l’invidia, come altre emozioni inquietanti, deriva dall’ignoranza della natura della realtà. Come un serpente il cui veleno uccide una persona sana, la gelosia avvelena la felicità e la bontà nostra e degli altri. Sopraffatti dall’invidia, cerchiamo di demolire la felicità e il successo altrui. Ma alla fine, questo comportamento si rivela essere controproducente, perché anche se abbiamo successo nel nostro intento malevolo, non ci sentiamo bene con noi stessi. Gelosia e invidia non solo riducono il rispetto per noi stessi, ma soffoca anche la nostra pace mentale.

Rallegrarsi della felicità, dei talenti, della fortuna e delle buone qualità degli altri è l’antidoto alla gelosia. Quando gli altri sono felici o possiedono buone qualità, possiamo esserne contenti! C’è tanta sofferenza nel mondo e sarebbe sciocco desiderare che gli altri siano privati di qualsiasi felicità abbiano.

La gioia è il metodo per creare grandi meriti della persona pigra. Quando ci rallegriamo delle virtù altrui, accumuliamo merito come se fossimo stati noi a compiere un’azione positiva. La gioia ci sprona sulla via del risveglio e ci porta felicità immediata. (Fine prima parte)

Thubten Chodron – Tradotto da Oh Tara, protect us!

Calendario

da ottobre in poi secondo il calendario https://fpmt.org/media/resources/dharma-dates/

consulta il sito per aggiornamenti.

Modalità partecipazione

incontro di pratica aperto a tutti
ti chiediamo di comunicare la tua partecipazione inviando email al info@losangyesce.org

Per informazioni e comunicazioni

cell. 348/4788922
(dalle 15,00 alle 21,00 tutti i giorni)
o inviando una mail a: info@losangyesce.org

Quota di partecipazione

non prevista

Modalità di svolgimento

pratica delle Lodi a Tara

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Alla scoperta del buddhismo: Apparenza e realtà – la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente

Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente

Secondo il Buddhismo, la nostra realtà dipende dai nostri concetti, e liberarsi dalla sofferenza è impossibile senza la comprensione della vera natura dell’esistenza: la vacuità dell’essenza concreta e indipendente delle persone e delle cose. Il nostro modo di percepire le cose è intrecciato con l’ignoranza, che ci fa scambiare le “allucinazioni” per la realtà, e quindi siamo dominati dai veleni mentali: attaccamento, odio, gelosia, ecc., sperimentando sempre più sofferenza. Parleremo della vacuità e dell’interdipendenza e di come la comprensione di loro può aiutarci ad avere più felicità nella vita quotidiana e ad avvicinarci alla piena liberazione.

 

Alla Scoperta del buddhismo

È un programma di studio predisposto dall’FPMT con lo scopo di promuovere la conoscenza, la pratica del buddhismo mahayana ed offrire strumenti validi per lo sviluppo del potenziale interiore.

Alla scoperta del buddhismo è basato su tredici soggetti che forniscono un panorama dettagliato degli insegnamenti e della pratica del buddhismo tibetano.

Insegnante


Hans Burghardt è laureato in Biochimica e Biologia Molecolare presso l’Università di Barcellona, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca (PhD).
Dal 2002, medita ed è uno studente di grandi maestri buddisti tibetani e occidentali.
Ha completato il Masters Program in studi buddhisti avanzati della durata di sei anni su sutra e tantra presso il qualificato centro studi internazionale Istituto Lama Tzong Khapa (Pisa).
Successivamente ha completato un ritiro individuale di meditazione di un anno oltre a numerosi ritiri più brevi.
Insegna filosofia buddhista e pratica della meditazione dal 2011, a tempo pieno dal 2015, ed ha esperienza anche di traduttore di testi buddisti dall’inglese allo spagnolo.
Attualmente combina la pratica intensiva di meditazione in ritiro, lo studio con l’insegnamento della meditazione e della filosofia buddista. Conduce anche corsi pensati per coltivare attenzione ed atteggiamenti positivi, rivolti ad un pubblico più vasto, in contesti come aziende ed enti.
Guida ritiri di gruppo di diversa durata: fine settimana, diverse settimane ed anche più di un mese soprattutto in Spagna ed anche in Italia.
È co-fondatore del progetto Dharmalabs, che ha come scopo quello di condividere strumenti che permettano alle persone di coltivare e perfezionare il potenziale che tutti gli esseri umani hanno.

Modalità partecipazione

Si richiede l’adesione entro il giovedì prima dell’incotro
all’email info@losangyesce.org

Per informazioni e comunicazioni

cell. 348/4788922
(dalle 15,00 alle 21,00 tutti i giorni)
o inviando una mail a: info@losangyesce.org

Quota di partecipazione

• La quota di partecipazione a copertura delle spese di organizzazione per ogni singolo fine settimana è di €30,00
• Il versamento anticipato della quota di partecipazione alle spese di organizzazione relativa a tre fine settimana consecutivi è pari da €75,00.

Modalità di svolgimento dei finesettimana

Gli incontri sono strutturati con lezioni frontali, classi di discussione e meditazioni in relazione allo specifico argomento.
I fine settimana sono aperti a tutti e non è obbligatoria la partecipazione all’intero ciclo di incontri.
La partecipazione all’intero ciclo di incontri potrà far acquisire un panorama dettagliato degli insegnamenti e della pratica del buddhismo tibetano.

Orari

  • Sabato: dalle ore 9,30 alle ore 12,30
  • Sabato: dalle ore 15,00 alle ore 18,00
  • Domenica: dalle ore 09,30 alle ore 12,30

Modalità di svolgimento dei ritiri dedicati alla pratica della meditazione

Saranno inoltre messi in calendario – in accordo anche con i partecipanti al corso – dei periodi di ritiro di gruppo dedicati alla riflessione, alla pratica della meditazione sui soggetti illustrati.

Calendario

  • 5 ottobre 2018 – Presentazione
  • 6/7 ottobre 2018
    1) La mente e il suo potenziale
  • 10/11 novembre 2018
    2) Introduzione alla meditazione
  • 15/16 dicembre 2018
    3) Il sentiero verso l’illuminazione
  • 12/13 gennaio 2019
    4) Il flusso della vita: la morte e la rinascita
  • 23/24 febbraio 2019
    5) La mente come creatore: tutto sul karma
  • 23/24 marzo 2019
    6) Rifugio nei Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha
  • 4/5 maggio 2019
    7) Meditazione sul lam rim: stabilire una pratica quotidiana
  • 1/2 giugno 2019
    8) La liberazione dalla sofferenza: samsara e nirvana
  • 5/6 ottobre 2019
    9) Bodhicitta: la mente dell’illuminazione
  • 9/10 novembre 2019
    10) L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità
  • 14/15 dicembre 2019
    11) Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente
  • Data da definire dicembre 2019
    12) L’importanza del maestro spirituale nel sentiero buddhista
  • Data da definire gennaio 2020
    13) Trasformare la nostra realtà: introduzione al tantra

DESCRIZIONE DEI 13 MODULI

I tredici moduli di Alla Scoperta del Buddhismo hanno per oggetto le seguenti tematiche:

  1. La mente e il suo potenziale
    “Tutti i problemi che sperimentate sorgono dal modo di funzionare della vostra mente… Tutto ciò di cui avete bisogno è conoscere la vostra vera natura, come siete veramente. È così semplice.” Lama Thubten Yeshe
    In questo corso, si esaminerà cos’è la mente secondo la descrizione buddhista, cos’é la sua natura, quali sono le sue funzioni. Sulla base di ciò, si guarda come la mente sia fondamentale ed eserciti un’azione incisiva rispetto alle nostre esperienze di felicità e sofferenza, e come si possa cominciare ad avere più consapevolezza di questi processi interiori. Discuteremo anche prospettive sulla mente di varie discipline occidentali confrontandole con le proposte buddhiste.
  2. Introduzione alla meditazione
    Nella nostra società c’è sempre più interesse verso la meditazione, ma tanti fraintendimenti su cosa sia. Nel buddhismo, la meditazione è spiegata semplicemente come un processo per familiarizzare la mente con stati mentali che producono felicità e ridurre gli stati che producono disagio o sofferenza, sviluppando la soddisfazione più profonda. In questo corso guarderemo le tecniche basilari dei vari tipi di meditazione (la meditazione concentrativa, la meditazione analitica, le visualizzazioni) e lo scopo fondamentale di praticarla, cioè di avvicinarci alla nostra profonda saggezza innata.
  3. Il sentiero verso l’illuminazione
    In questo corso sarà presentato un panorama dell’intero sentiero verso l’illuminazione secondo il buddhismo tibetano. Ci concentreremo principalmente su tre aspetti fondamentali: l’attitudine dell’emergere definitivamente dalla sofferenza, la mente della compassione illimitata (bodhicitta) e la visione corretta della realtà (shunyata), guardando come sviluppare correttamente queste attitudini e come metterle in pratica. La spiegazione si base su un testo antico del maestro tibetano Lama Tzong Khapa.
  4. Il flusso della vita: la morte e la rinascita
    “Tra tutte le raccolte, la raccolta di autunno è la suprema. Tra tutte le tracce, la traccia dell’elefante è la suprema. Tra tutte le idee, l’idea di impermanenza e morte è suprema, perché attraverso essa si elimina tutto l’attaccamento, l’ignoranza, e l’orgoglio dei tre reami.” Buddha, Mahaparanirvana Sutra
    In questo corso discuteremo e rifletteremo sulla morte e su cosa potrebbe accadere dopo la morte. Secondo il buddhismo, attraverso la riflessione sulla morte e sull’impermanenza e la compren-sione della fragilità della nostra esistenza, si può affrontare la vita in un modo più realistico. creare la base di una pace profonda e, alla fine, l’ottenere la liberazione e il risveglio completo. Invece, vivendo una vita tutta sulla base di ottenere le “preoccupazioni mondane” cioè fama, ricchezza, ecc., continuiamo a creare le cause della sofferenza. Discuter-emo i vari reami dell’esistenza e il ruolo delle nostre azioni (karma) nel determinare le condizioni delle nostre vite, adesso e in futuro.
  5. La mente come creatore: tutto sul karma
    “I vari mondi sono prodotti dalle azioni”. Vasubandhu
    Secondo il buddhismo, tutte le nostre esperienze, sia quelle buone sia quelle spiacevoli, dipendono dal nostro karma, ovvero dalle nostre azioni, che vengono compiute sulla base dei nostri stati mentali. Tramite la consapevolezza e la comprensione di questo processo possiamo imparare a vivere in un modo più sereno ed evitare di creare più sofferenza per il futuro. Guarderemo vari aspetti del karma basandoci sui testi classici buddhisti e considereremo come applicare questi insegnamenti nella vita quotidiana.
  6. Rifugio nei Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha
    Prendere rifugio nei Tre Gioielli – il Buddha (la guida), il Dharma (la realizzazione della verità delle cose), e il Sangha (la comunità spirituale) – è la porta per entrare nel sentiero buddhista. Prendere rifugio significa andare in una certa direzione per ottenere protezione dalla sofferenza e dalle varie difficoltà della vita, tramite una comprensione migliore della realtà delle cose. Esamineremo i vari oggetti e tipi di rifugio, il modo di prendere rifugio e i motivi per prenderlo, attraverso le parole di vari maestri e testi di Lam-Rim (il sentiero graduale).
  7. Meditazione sul lam rim: stabilire una pratica quotidiana
    Per effettuare cambiamenti positivi nella nostra vita ci vuole una trasformazione interiore, per cui bisogna creare le condizione giuste e applicare i metodi adatti. Nel buddhismo tibetano, oltre alla meditazione “formale”, ci sono tanti metodi per purificare la mente dalle ostruzioni e per accumulare “energia conducente” (meriti). Queste pratiche creano le condizioni per una comprensione profonda e per lo sviluppo delle qualità positive, fino al risveglio completo: la buddhità. In questo corso parleremo dell’attitudine mentale che è la base della pratica e impareremo come fare alcune pratiche preliminari: preparare lo spazio di meditazione, disporre un altare, offrire il mandala, fare le prostrazioni, eseguire la pratica di Vajrasattva e prendere i precetti mahayana per ventiquattro ore.
  8. La liberazione dalla sofferenza: samsara e nirvana
    Tutti gli insegnamenti del buddhismo puntano verso un obiettivo: la liberazione dalla sofferenza e l’ottenimento della vera felicità. Per percorrere questa strada, dobbiamo capire che la sofferenza e le sue vere cause nascono principalmente dentro di noi, cioè dai nostri stati mentali disturbanti e delle nostre azioni sotto l’influenza dell’ignoranza. Tramite la conoscenza del nostro mondo interiore è quindi possibile trovare i mezzi per emergere dalla sofferenza e per ottenere una felicità vera. In questo corso discuteremo le quattro nobili verità, i fattori che creano la sofferenza, e il sentiero che si pratica per uscire dal ciclo dell’esistenza condizionata (il samsara) e andare verso il nirvana, la liberazione dal samsara.
  9. Bodhicitta: la mente dell’illuminazione
    La mente dell’illuminazione, il desiderio di ottenere la piena illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, è il cuore del sentiero mahayana, il “grande veicolo” del buddhismo. Oltre la ricerca di uscire dalla sofferenza e dai nostri problemi, la bodhicitta ci spinge verso un risveglio della nostra potenzialità, dello stato in cui si possano aiutare gli altri a ottenere la libertà. Questa motivazione è la base per la pratica delle sei perfezioni, le attività altruistiche del bodhisattva. In questo corso, parleremo delle pratiche che servono ad aprire il cuore e sviluppare il vero amore e compassione, usando le tecniche meditative insegnate dal Buddha e dai grandi maestri buddhisti.
  10. L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità
    Nella vita quotidiana, ci troviamo sempre a fronteggiare problemi e situazioni difficili. Il Buddhismo Mahayana insegna le tecniche per usare proprio queste condizioni per sviluppare tolleranza, pazienza, saggezza e compassione. Negli insegnamenti Buddhisti di “addestramento mentale” (lo giong), si parla della pratica di “scambiare noi stessi con gli altri”: sostituire nostro egocentrismo con l’attitudine altruistica, riconoscendo il modo in cui il nostro egoismo crea tutti nostri problemi. Con questa pratica, anche le persone e le situazioni più difficili diventeranno opportunità per la pratica del Dharma.
  11. Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente
    Secondo il Buddhismo, la nostra realtà dipende dai nostri concetti, e liberarsi dalla sofferenza è impossibile senza la comprensione della vera natura dell’esistenza: la vacuità dell’essenza concreta e indipendente delle persone e delle cose. Il nostro modo di percepire le cose è intrecciato con l’ignoranza, che ci fa scambiare le “allucinazioni” per la realtà, e quindi siamo dominati dai veleni mentali: attaccamento, odio, gelosia, ecc., sperimentando sempre più sofferenza. Parleremo della vacuità e dell’interdipendenza e di come la comprensione di loro può aiutarci ad avere più felicità nella vita quotidiana e ad avvicinarci alla piena liberazione.
  12. L’importanza del maestro spirituale nel sentiero buddhista
    In questo corso osserveremo il ruolo del maestro spirituale (lama in tibetano) nel buddhismo. Per fare passi avanti nel sentiero buddhista, cioè il sentiero verso la liberazione e il risveglio totale, è essenziale sviluppare un rapporto corretto con un maestro qualificato o una maestra qualificata. Il Maestro ha un ruolo centrale in tutte le tradizioni buddhiste ma questo ruolo è spesso frainteso, creando la possibilità di gravi problemi, sia per i discepoli, sia per il Maestro.
    Discuteremo le qualificazioni di un maestro qualificato, i vantaggi di avere un rapporto corretto con il maestro, gli svantaggi di non averlo e il modo di sviluppare un rapporto di maggior beneficio. Prenderemo in considerazione i pensieri di alcuni dei grandi maestri buddhisti, e esamineremo esempi di relazioni tra maestri e discepoli.
  13. Trasformare la nostra realtà: introduzione al tantra
    Il veicolo tantrico del buddhismo utilizza come base il principio della trasformazione delle nostre esperienze e della nostra realtà, usando la visualizzazione, i mantra, e lo sviluppo della visione pura come metodi nel sentiero verso lo stato della piena illuminazione, ovvero la conoscenza totale della realtà. In questo corso, discuteremo gli essenziali della pratica del tantra: il rapporto corretto con un maestro tantrico, le varie classi e i vari tipi di tantra, l’iniziazione, i voti, e i metodi speciali di meditazione, come lo yoga della divinità.

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Alla scoperta del buddhismo: Apparenza e realtà – la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente

Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente

Secondo il Buddhismo, la nostra realtà dipende dai nostri concetti, e liberarsi dalla sofferenza è impossibile senza la comprensione della vera natura dell’esistenza: la vacuità dell’essenza concreta e indipendente delle persone e delle cose. Il nostro modo di percepire le cose è intrecciato con l’ignoranza, che ci fa scambiare le “allucinazioni” per la realtà, e quindi siamo dominati dai veleni mentali: attaccamento, odio, gelosia, ecc., sperimentando sempre più sofferenza. Parleremo della vacuità e dell’interdipendenza e di come la comprensione di loro può aiutarci ad avere più felicità nella vita quotidiana e ad avvicinarci alla piena liberazione.

 

Alla Scoperta del buddhismo

È un programma di studio predisposto dall’FPMT con lo scopo di promuovere la conoscenza, la pratica del buddhismo mahayana ed offrire strumenti validi per lo sviluppo del potenziale interiore.

Alla scoperta del buddhismo è basato su tredici soggetti che forniscono un panorama dettagliato degli insegnamenti e della pratica del buddhismo tibetano.

Insegnante


Hans Burghardt è laureato in Biochimica e Biologia Molecolare presso l’Università di Barcellona, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca (PhD).
Dal 2002, medita ed è uno studente di grandi maestri buddisti tibetani e occidentali.
Ha completato il Masters Program in studi buddhisti avanzati della durata di sei anni su sutra e tantra presso il qualificato centro studi internazionale Istituto Lama Tzong Khapa (Pisa).
Successivamente ha completato un ritiro individuale di meditazione di un anno oltre a numerosi ritiri più brevi.
Insegna filosofia buddhista e pratica della meditazione dal 2011, a tempo pieno dal 2015, ed ha esperienza anche di traduttore di testi buddisti dall’inglese allo spagnolo.
Attualmente combina la pratica intensiva di meditazione in ritiro, lo studio con l’insegnamento della meditazione e della filosofia buddista. Conduce anche corsi pensati per coltivare attenzione ed atteggiamenti positivi, rivolti ad un pubblico più vasto, in contesti come aziende ed enti.
Guida ritiri di gruppo di diversa durata: fine settimana, diverse settimane ed anche più di un mese soprattutto in Spagna ed anche in Italia.
È co-fondatore del progetto Dharmalabs, che ha come scopo quello di condividere strumenti che permettano alle persone di coltivare e perfezionare il potenziale che tutti gli esseri umani hanno.

Modalità partecipazione

Si richiede l’adesione entro il giovedì prima dell’incotro
all’email info@losangyesce.org

Per informazioni e comunicazioni

cell. 348/4788922
(dalle 15,00 alle 21,00 tutti i giorni)
o inviando una mail a: info@losangyesce.org

Quota di partecipazione

• La quota di partecipazione a copertura delle spese di organizzazione per ogni singolo fine settimana è di €30,00
• Il versamento anticipato della quota di partecipazione alle spese di organizzazione relativa a tre fine settimana consecutivi è pari da €75,00.

Modalità di svolgimento dei finesettimana

Gli incontri sono strutturati con lezioni frontali, classi di discussione e meditazioni in relazione allo specifico argomento.
I fine settimana sono aperti a tutti e non è obbligatoria la partecipazione all’intero ciclo di incontri.
La partecipazione all’intero ciclo di incontri potrà far acquisire un panorama dettagliato degli insegnamenti e della pratica del buddhismo tibetano.

Orari

  • Sabato: dalle ore 9,30 alle ore 12,30
  • Sabato: dalle ore 15,00 alle ore 18,00
  • Domenica: dalle ore 09,30 alle ore 12,30

Modalità di svolgimento dei ritiri dedicati alla pratica della meditazione

Saranno inoltre messi in calendario – in accordo anche con i partecipanti al corso – dei periodi di ritiro di gruppo dedicati alla riflessione, alla pratica della meditazione sui soggetti illustrati.

Calendario

  • 5 ottobre 2018 – Presentazione
  • 6/7 ottobre 2018
    1) La mente e il suo potenziale
  • 10/11 novembre 2018
    2) Introduzione alla meditazione
  • 15/16 dicembre 2018
    3) Il sentiero verso l’illuminazione
  • 12/13 gennaio 2019
    4) Il flusso della vita: la morte e la rinascita
  • 23/24 febbraio 2019
    5) La mente come creatore: tutto sul karma
  • 23/24 marzo 2019
    6) Rifugio nei Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha
  • 4/5 maggio 2019
    7) Meditazione sul lam rim: stabilire una pratica quotidiana
  • 1/2 giugno 2019
    8) La liberazione dalla sofferenza: samsara e nirvana
  • 5/6 ottobre 2019
    9) Bodhicitta: la mente dell’illuminazione
  • 9/10 novembre 2019
    10) L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità
  • 14/15 dicembre 2019
    11) Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente
  • 7/8 Marzo 2020
    12) L’importanza del maestro spirituale nel sentiero buddhista
  • 25/26 Aprile 2020
    13) Trasformare la nostra realtà: introduzione al tantra

DESCRIZIONE DEI 13 MODULI

I tredici moduli di Alla Scoperta del Buddhismo hanno per oggetto le seguenti tematiche:

  1. La mente e il suo potenziale
    “Tutti i problemi che sperimentate sorgono dal modo di funzionare della vostra mente… Tutto ciò di cui avete bisogno è conoscere la vostra vera natura, come siete veramente. È così semplice.” Lama Thubten Yeshe
    In questo corso, si esaminerà cos’è la mente secondo la descrizione buddhista, cos’é la sua natura, quali sono le sue funzioni. Sulla base di ciò, si guarda come la mente sia fondamentale ed eserciti un’azione incisiva rispetto alle nostre esperienze di felicità e sofferenza, e come si possa cominciare ad avere più consapevolezza di questi processi interiori. Discuteremo anche prospettive sulla mente di varie discipline occidentali confrontandole con le proposte buddhiste.
  2. Introduzione alla meditazione
    Nella nostra società c’è sempre più interesse verso la meditazione, ma tanti fraintendimenti su cosa sia. Nel buddhismo, la meditazione è spiegata semplicemente come un processo per familiarizzare la mente con stati mentali che producono felicità e ridurre gli stati che producono disagio o sofferenza, sviluppando la soddisfazione più profonda. In questo corso guarderemo le tecniche basilari dei vari tipi di meditazione (la meditazione concentrativa, la meditazione analitica, le visualizzazioni) e lo scopo fondamentale di praticarla, cioè di avvicinarci alla nostra profonda saggezza innata.
  3. Il sentiero verso l’illuminazione
    In questo corso sarà presentato un panorama dell’intero sentiero verso l’illuminazione secondo il buddhismo tibetano. Ci concentreremo principalmente su tre aspetti fondamentali: l’attitudine dell’emergere definitivamente dalla sofferenza, la mente della compassione illimitata (bodhicitta) e la visione corretta della realtà (shunyata), guardando come sviluppare correttamente queste attitudini e come metterle in pratica. La spiegazione si base su un testo antico del maestro tibetano Lama Tzong Khapa.
  4. Il flusso della vita: la morte e la rinascita
    “Tra tutte le raccolte, la raccolta di autunno è la suprema. Tra tutte le tracce, la traccia dell’elefante è la suprema. Tra tutte le idee, l’idea di impermanenza e morte è suprema, perché attraverso essa si elimina tutto l’attaccamento, l’ignoranza, e l’orgoglio dei tre reami.” Buddha, Mahaparanirvana Sutra
    In questo corso discuteremo e rifletteremo sulla morte e su cosa potrebbe accadere dopo la morte. Secondo il buddhismo, attraverso la riflessione sulla morte e sull’impermanenza e la compren-sione della fragilità della nostra esistenza, si può affrontare la vita in un modo più realistico. creare la base di una pace profonda e, alla fine, l’ottenere la liberazione e il risveglio completo. Invece, vivendo una vita tutta sulla base di ottenere le “preoccupazioni mondane” cioè fama, ricchezza, ecc., continuiamo a creare le cause della sofferenza. Discuter-emo i vari reami dell’esistenza e il ruolo delle nostre azioni (karma) nel determinare le condizioni delle nostre vite, adesso e in futuro.
  5. La mente come creatore: tutto sul karma
    “I vari mondi sono prodotti dalle azioni”. Vasubandhu
    Secondo il buddhismo, tutte le nostre esperienze, sia quelle buone sia quelle spiacevoli, dipendono dal nostro karma, ovvero dalle nostre azioni, che vengono compiute sulla base dei nostri stati mentali. Tramite la consapevolezza e la comprensione di questo processo possiamo imparare a vivere in un modo più sereno ed evitare di creare più sofferenza per il futuro. Guarderemo vari aspetti del karma basandoci sui testi classici buddhisti e considereremo come applicare questi insegnamenti nella vita quotidiana.
  6. Rifugio nei Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha
    Prendere rifugio nei Tre Gioielli – il Buddha (la guida), il Dharma (la realizzazione della verità delle cose), e il Sangha (la comunità spirituale) – è la porta per entrare nel sentiero buddhista. Prendere rifugio significa andare in una certa direzione per ottenere protezione dalla sofferenza e dalle varie difficoltà della vita, tramite una comprensione migliore della realtà delle cose. Esamineremo i vari oggetti e tipi di rifugio, il modo di prendere rifugio e i motivi per prenderlo, attraverso le parole di vari maestri e testi di Lam-Rim (il sentiero graduale).
  7. Meditazione sul lam rim: stabilire una pratica quotidiana
    Per effettuare cambiamenti positivi nella nostra vita ci vuole una trasformazione interiore, per cui bisogna creare le condizione giuste e applicare i metodi adatti. Nel buddhismo tibetano, oltre alla meditazione “formale”, ci sono tanti metodi per purificare la mente dalle ostruzioni e per accumulare “energia conducente” (meriti). Queste pratiche creano le condizioni per una comprensione profonda e per lo sviluppo delle qualità positive, fino al risveglio completo: la buddhità. In questo corso parleremo dell’attitudine mentale che è la base della pratica e impareremo come fare alcune pratiche preliminari: preparare lo spazio di meditazione, disporre un altare, offrire il mandala, fare le prostrazioni, eseguire la pratica di Vajrasattva e prendere i precetti mahayana per ventiquattro ore.
  8. La liberazione dalla sofferenza: samsara e nirvana
    Tutti gli insegnamenti del buddhismo puntano verso un obiettivo: la liberazione dalla sofferenza e l’ottenimento della vera felicità. Per percorrere questa strada, dobbiamo capire che la sofferenza e le sue vere cause nascono principalmente dentro di noi, cioè dai nostri stati mentali disturbanti e delle nostre azioni sotto l’influenza dell’ignoranza. Tramite la conoscenza del nostro mondo interiore è quindi possibile trovare i mezzi per emergere dalla sofferenza e per ottenere una felicità vera. In questo corso discuteremo le quattro nobili verità, i fattori che creano la sofferenza, e il sentiero che si pratica per uscire dal ciclo dell’esistenza condizionata (il samsara) e andare verso il nirvana, la liberazione dal samsara.
  9. Bodhicitta: la mente dell’illuminazione
    La mente dell’illuminazione, il desiderio di ottenere la piena illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, è il cuore del sentiero mahayana, il “grande veicolo” del buddhismo. Oltre la ricerca di uscire dalla sofferenza e dai nostri problemi, la bodhicitta ci spinge verso un risveglio della nostra potenzialità, dello stato in cui si possano aiutare gli altri a ottenere la libertà. Questa motivazione è la base per la pratica delle sei perfezioni, le attività altruistiche del bodhisattva. In questo corso, parleremo delle pratiche che servono ad aprire il cuore e sviluppare il vero amore e compassione, usando le tecniche meditative insegnate dal Buddha e dai grandi maestri buddhisti.
  10. L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità
    Nella vita quotidiana, ci troviamo sempre a fronteggiare problemi e situazioni difficili. Il Buddhismo Mahayana insegna le tecniche per usare proprio queste condizioni per sviluppare tolleranza, pazienza, saggezza e compassione. Negli insegnamenti Buddhisti di “addestramento mentale” (lo giong), si parla della pratica di “scambiare noi stessi con gli altri”: sostituire nostro egocentrismo con l’attitudine altruistica, riconoscendo il modo in cui il nostro egoismo crea tutti nostri problemi. Con questa pratica, anche le persone e le situazioni più difficili diventeranno opportunità per la pratica del Dharma.
  11. Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente
    Secondo il Buddhismo, la nostra realtà dipende dai nostri concetti, e liberarsi dalla sofferenza è impossibile senza la comprensione della vera natura dell’esistenza: la vacuità dell’essenza concreta e indipendente delle persone e delle cose. Il nostro modo di percepire le cose è intrecciato con l’ignoranza, che ci fa scambiare le “allucinazioni” per la realtà, e quindi siamo dominati dai veleni mentali: attaccamento, odio, gelosia, ecc., sperimentando sempre più sofferenza. Parleremo della vacuità e dell’interdipendenza e di come la comprensione di loro può aiutarci ad avere più felicità nella vita quotidiana e ad avvicinarci alla piena liberazione.
  12. L’importanza del maestro spirituale nel sentiero buddhista
    In questo corso osserveremo il ruolo del maestro spirituale (lama in tibetano) nel buddhismo. Per fare passi avanti nel sentiero buddhista, cioè il sentiero verso la liberazione e il risveglio totale, è essenziale sviluppare un rapporto corretto con un maestro qualificato o una maestra qualificata. Il Maestro ha un ruolo centrale in tutte le tradizioni buddhiste ma questo ruolo è spesso frainteso, creando la possibilità di gravi problemi, sia per i discepoli, sia per il Maestro.
    Discuteremo le qualificazioni di un maestro qualificato, i vantaggi di avere un rapporto corretto con il maestro, gli svantaggi di non averlo e il modo di sviluppare un rapporto di maggior beneficio. Prenderemo in considerazione i pensieri di alcuni dei grandi maestri buddhisti, e esamineremo esempi di relazioni tra maestri e discepoli.
  13. Trasformare la nostra realtà: introduzione al tantra
    Il veicolo tantrico del buddhismo utilizza come base il principio della trasformazione delle nostre esperienze e della nostra realtà, usando la visualizzazione, i mantra, e lo sviluppo della visione pura come metodi nel sentiero verso lo stato della piena illuminazione, ovvero la conoscenza totale della realtà. In questo corso, discuteremo gli essenziali della pratica del tantra: il rapporto corretto con un maestro tantrico, le varie classi e i vari tipi di tantra, l’iniziazione, i voti, e i metodi speciali di meditazione, come lo yoga della divinità.

DOWNLOAD
Accedi al materiale che mettiamo a disposizione per i nostri corsi

 

Alla scoperta del buddhismo: L’addestramento mentale – come affrontare i problemi con serenità

L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità

Nella vita quotidiana, ci troviamo sempre a fronteggiare problemi e situazioni difficili. Il Buddhismo Mahayana insegna le tecniche per usare proprio queste condizioni per sviluppare tolleranza, pazienza, saggezza e compassione. Negli insegnamenti Buddhisti di “addestramento mentale” (lo giong), si parla della pratica di “scambiare noi stessi con gli altri”: sostituire nostro egocentrismo con l’attitudine altruistica, riconoscendo il modo in cui il nostro egoismo crea tutti nostri problemi. Con questa pratica, anche le persone e le situazioni più difficili diventeranno opportunità per la pratica del Dharma.

 

Alla Scoperta del buddhismo

È un programma di studio predisposto dall’FPMT con lo scopo di promuovere la conoscenza, la pratica del buddhismo mahayana ed offrire strumenti validi per lo sviluppo del potenziale interiore.

Alla scoperta del buddhismo è basato su tredici soggetti che forniscono un panorama dettagliato degli insegnamenti e della pratica del buddhismo tibetano.

Insegnante


Hans Burghardt è laureato in Biochimica e Biologia Molecolare presso l’Università di Barcellona, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca (PhD).
Dal 2002, medita ed è uno studente di grandi maestri buddisti tibetani e occidentali.
Ha completato il Masters Program in studi buddhisti avanzati della durata di sei anni su sutra e tantra presso il qualificato centro studi internazionale Istituto Lama Tzong Khapa (Pisa).
Successivamente ha completato un ritiro individuale di meditazione di un anno oltre a numerosi ritiri più brevi.
Insegna filosofia buddhista e pratica della meditazione dal 2011, a tempo pieno dal 2015, ed ha esperienza anche di traduttore di testi buddisti dall’inglese allo spagnolo.
Attualmente combina la pratica intensiva di meditazione in ritiro, lo studio con l’insegnamento della meditazione e della filosofia buddista. Conduce anche corsi pensati per coltivare attenzione ed atteggiamenti positivi, rivolti ad un pubblico più vasto, in contesti come aziende ed enti.
Guida ritiri di gruppo di diversa durata: fine settimana, diverse settimane ed anche più di un mese soprattutto in Spagna ed anche in Italia.
È co-fondatore del progetto Dharmalabs, che ha come scopo quello di condividere strumenti che permettano alle persone di coltivare e perfezionare il potenziale che tutti gli esseri umani hanno.

Modalità partecipazione

Si richiede l’adesione entro il giovedì prima dell’incotro
all’email info@losangyesce.org

Per informazioni e comunicazioni

cell. 348/4788922
(dalle 15,00 alle 21,00 tutti i giorni)
o inviando una mail a: info@losangyesce.org

Quota di partecipazione

• La quota di partecipazione a copertura delle spese di organizzazione per ogni singolo fine settimana è di €30,00
• Il versamento anticipato della quota di partecipazione alle spese di organizzazione relativa a tre fine settimana consecutivi è pari da €75,00.

Modalità di svolgimento dei finesettimana

Gli incontri sono strutturati con lezioni frontali, classi di discussione e meditazioni in relazione allo specifico argomento.
I fine settimana sono aperti a tutti e non è obbligatoria la partecipazione all’intero ciclo di incontri.
La partecipazione all’intero ciclo di incontri potrà far acquisire un panorama dettagliato degli insegnamenti e della pratica del buddhismo tibetano.

Orari

  • Sabato: dalle ore 9,30 alle ore 12,30
  • Sabato: dalle ore 15,00 alle ore 18,00
  • Domenica: dalle ore 09,30 alle ore 12,30

Modalità di svolgimento dei ritiri dedicati alla pratica della meditazione

Saranno inoltre messi in calendario – in accordo anche con i partecipanti al corso – dei periodi di ritiro di gruppo dedicati alla riflessione, alla pratica della meditazione sui soggetti illustrati.

Calendario

  • 5 ottobre 2018 – Presentazione
  • 6/7 ottobre 2018
    1) La mente e il suo potenziale
  • 10/11 novembre 2018
    2) Introduzione alla meditazione
  • 15/16 dicembre 2018
    3) Il sentiero verso l’illuminazione
  • 12/13 gennaio 2019
    4) Il flusso della vita: la morte e la rinascita
  • 23/24 febbraio 2019
    5) La mente come creatore: tutto sul karma
  • 23/24 marzo 2019
    6) Rifugio nei Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha
  • 4/5 maggio 2019
    7) Meditazione sul lam rim: stabilire una pratica quotidiana
  • 1/2 giugno 2019
    8) La liberazione dalla sofferenza: samsara e nirvana
  • 5/6 ottobre 2019
    9) Bodhicitta: la mente dell’illuminazione
  • 9/10 novembre 2019
    10) L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità
  • 14/15 dicembre 2019
    11) Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente
  • 7/8 Marzo 2020
    12) L’importanza del maestro spirituale nel sentiero buddhista
  • 25/26 Aprile 2020
    13) Trasformare la nostra realtà: introduzione al tantra

DESCRIZIONE DEI 13 MODULI

I tredici moduli di Alla Scoperta del Buddhismo hanno per oggetto le seguenti tematiche:

  1. La mente e il suo potenziale
    “Tutti i problemi che sperimentate sorgono dal modo di funzionare della vostra mente… Tutto ciò di cui avete bisogno è conoscere la vostra vera natura, come siete veramente. È così semplice.” Lama Thubten Yeshe
    In questo corso, si esaminerà cos’è la mente secondo la descrizione buddhista, cos’é la sua natura, quali sono le sue funzioni. Sulla base di ciò, si guarda come la mente sia fondamentale ed eserciti un’azione incisiva rispetto alle nostre esperienze di felicità e sofferenza, e come si possa cominciare ad avere più consapevolezza di questi processi interiori. Discuteremo anche prospettive sulla mente di varie discipline occidentali confrontandole con le proposte buddhiste.
  2. Introduzione alla meditazione
    Nella nostra società c’è sempre più interesse verso la meditazione, ma tanti fraintendimenti su cosa sia. Nel buddhismo, la meditazione è spiegata semplicemente come un processo per familiarizzare la mente con stati mentali che producono felicità e ridurre gli stati che producono disagio o sofferenza, sviluppando la soddisfazione più profonda. In questo corso guarderemo le tecniche basilari dei vari tipi di meditazione (la meditazione concentrativa, la meditazione analitica, le visualizzazioni) e lo scopo fondamentale di praticarla, cioè di avvicinarci alla nostra profonda saggezza innata.
  3. Il sentiero verso l’illuminazione
    In questo corso sarà presentato un panorama dell’intero sentiero verso l’illuminazione secondo il buddhismo tibetano. Ci concentreremo principalmente su tre aspetti fondamentali: l’attitudine dell’emergere definitivamente dalla sofferenza, la mente della compassione illimitata (bodhicitta) e la visione corretta della realtà (shunyata), guardando come sviluppare correttamente queste attitudini e come metterle in pratica. La spiegazione si base su un testo antico del maestro tibetano Lama Tzong Khapa.
  4. Il flusso della vita: la morte e la rinascita
    “Tra tutte le raccolte, la raccolta di autunno è la suprema. Tra tutte le tracce, la traccia dell’elefante è la suprema. Tra tutte le idee, l’idea di impermanenza e morte è suprema, perché attraverso essa si elimina tutto l’attaccamento, l’ignoranza, e l’orgoglio dei tre reami.” Buddha, Mahaparanirvana Sutra
    In questo corso discuteremo e rifletteremo sulla morte e su cosa potrebbe accadere dopo la morte. Secondo il buddhismo, attraverso la riflessione sulla morte e sull’impermanenza e la compren-sione della fragilità della nostra esistenza, si può affrontare la vita in un modo più realistico. creare la base di una pace profonda e, alla fine, l’ottenere la liberazione e il risveglio completo. Invece, vivendo una vita tutta sulla base di ottenere le “preoccupazioni mondane” cioè fama, ricchezza, ecc., continuiamo a creare le cause della sofferenza. Discuter-emo i vari reami dell’esistenza e il ruolo delle nostre azioni (karma) nel determinare le condizioni delle nostre vite, adesso e in futuro.
  5. La mente come creatore: tutto sul karma
    “I vari mondi sono prodotti dalle azioni”. Vasubandhu
    Secondo il buddhismo, tutte le nostre esperienze, sia quelle buone sia quelle spiacevoli, dipendono dal nostro karma, ovvero dalle nostre azioni, che vengono compiute sulla base dei nostri stati mentali. Tramite la consapevolezza e la comprensione di questo processo possiamo imparare a vivere in un modo più sereno ed evitare di creare più sofferenza per il futuro. Guarderemo vari aspetti del karma basandoci sui testi classici buddhisti e considereremo come applicare questi insegnamenti nella vita quotidiana.
  6. Rifugio nei Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha
    Prendere rifugio nei Tre Gioielli – il Buddha (la guida), il Dharma (la realizzazione della verità delle cose), e il Sangha (la comunità spirituale) – è la porta per entrare nel sentiero buddhista. Prendere rifugio significa andare in una certa direzione per ottenere protezione dalla sofferenza e dalle varie difficoltà della vita, tramite una comprensione migliore della realtà delle cose. Esamineremo i vari oggetti e tipi di rifugio, il modo di prendere rifugio e i motivi per prenderlo, attraverso le parole di vari maestri e testi di Lam-Rim (il sentiero graduale).
  7. Meditazione sul lam rim: stabilire una pratica quotidiana
    Per effettuare cambiamenti positivi nella nostra vita ci vuole una trasformazione interiore, per cui bisogna creare le condizione giuste e applicare i metodi adatti. Nel buddhismo tibetano, oltre alla meditazione “formale”, ci sono tanti metodi per purificare la mente dalle ostruzioni e per accumulare “energia conducente” (meriti). Queste pratiche creano le condizioni per una comprensione profonda e per lo sviluppo delle qualità positive, fino al risveglio completo: la buddhità. In questo corso parleremo dell’attitudine mentale che è la base della pratica e impareremo come fare alcune pratiche preliminari: preparare lo spazio di meditazione, disporre un altare, offrire il mandala, fare le prostrazioni, eseguire la pratica di Vajrasattva e prendere i precetti mahayana per ventiquattro ore.
  8. La liberazione dalla sofferenza: samsara e nirvana
    Tutti gli insegnamenti del buddhismo puntano verso un obiettivo: la liberazione dalla sofferenza e l’ottenimento della vera felicità. Per percorrere questa strada, dobbiamo capire che la sofferenza e le sue vere cause nascono principalmente dentro di noi, cioè dai nostri stati mentali disturbanti e delle nostre azioni sotto l’influenza dell’ignoranza. Tramite la conoscenza del nostro mondo interiore è quindi possibile trovare i mezzi per emergere dalla sofferenza e per ottenere una felicità vera. In questo corso discuteremo le quattro nobili verità, i fattori che creano la sofferenza, e il sentiero che si pratica per uscire dal ciclo dell’esistenza condizionata (il samsara) e andare verso il nirvana, la liberazione dal samsara.
  9. Bodhicitta: la mente dell’illuminazione
    La mente dell’illuminazione, il desiderio di ottenere la piena illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, è il cuore del sentiero mahayana, il “grande veicolo” del buddhismo. Oltre la ricerca di uscire dalla sofferenza e dai nostri problemi, la bodhicitta ci spinge verso un risveglio della nostra potenzialità, dello stato in cui si possano aiutare gli altri a ottenere la libertà. Questa motivazione è la base per la pratica delle sei perfezioni, le attività altruistiche del bodhisattva. In questo corso, parleremo delle pratiche che servono ad aprire il cuore e sviluppare il vero amore e compassione, usando le tecniche meditative insegnate dal Buddha e dai grandi maestri buddhisti.
  10. L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità
    Nella vita quotidiana, ci troviamo sempre a fronteggiare problemi e situazioni difficili. Il Buddhismo Mahayana insegna le tecniche per usare proprio queste condizioni per sviluppare tolleranza, pazienza, saggezza e compassione. Negli insegnamenti Buddhisti di “addestramento mentale” (lo giong), si parla della pratica di “scambiare noi stessi con gli altri”: sostituire nostro egocentrismo con l’attitudine altruistica, riconoscendo il modo in cui il nostro egoismo crea tutti nostri problemi. Con questa pratica, anche le persone e le situazioni più difficili diventeranno opportunità per la pratica del Dharma.
  11. Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente
    Secondo il Buddhismo, la nostra realtà dipende dai nostri concetti, e liberarsi dalla sofferenza è impossibile senza la comprensione della vera natura dell’esistenza: la vacuità dell’essenza concreta e indipendente delle persone e delle cose. Il nostro modo di percepire le cose è intrecciato con l’ignoranza, che ci fa scambiare le “allucinazioni” per la realtà, e quindi siamo dominati dai veleni mentali: attaccamento, odio, gelosia, ecc., sperimentando sempre più sofferenza. Parleremo della vacuità e dell’interdipendenza e di come la comprensione di loro può aiutarci ad avere più felicità nella vita quotidiana e ad avvicinarci alla piena liberazione.
  12. L’importanza del maestro spirituale nel sentiero buddhista
    In questo corso osserveremo il ruolo del maestro spirituale (lama in tibetano) nel buddhismo. Per fare passi avanti nel sentiero buddhista, cioè il sentiero verso la liberazione e il risveglio totale, è essenziale sviluppare un rapporto corretto con un maestro qualificato o una maestra qualificata. Il Maestro ha un ruolo centrale in tutte le tradizioni buddhiste ma questo ruolo è spesso frainteso, creando la possibilità di gravi problemi, sia per i discepoli, sia per il Maestro.
    Discuteremo le qualificazioni di un maestro qualificato, i vantaggi di avere un rapporto corretto con il maestro, gli svantaggi di non averlo e il modo di sviluppare un rapporto di maggior beneficio. Prenderemo in considerazione i pensieri di alcuni dei grandi maestri buddhisti, e esamineremo esempi di relazioni tra maestri e discepoli.
  13. Trasformare la nostra realtà: introduzione al tantra
    Il veicolo tantrico del buddhismo utilizza come base il principio della trasformazione delle nostre esperienze e della nostra realtà, usando la visualizzazione, i mantra, e lo sviluppo della visione pura come metodi nel sentiero verso lo stato della piena illuminazione, ovvero la conoscenza totale della realtà. In questo corso, discuteremo gli essenziali della pratica del tantra: il rapporto corretto con un maestro tantrico, le varie classi e i vari tipi di tantra, l’iniziazione, i voti, e i metodi speciali di meditazione, come lo yoga della divinità.

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Alla scoperta del buddhismo: L’addestramento mentale – come affrontare i problemi con serenità

L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità

Nella vita quotidiana, ci troviamo sempre a fronteggiare problemi e situazioni difficili. Il Buddhismo Mahayana insegna le tecniche per usare proprio queste condizioni per sviluppare tolleranza, pazienza, saggezza e compassione. Negli insegnamenti Buddhisti di “addestramento mentale” (lo giong), si parla della pratica di “scambiare noi stessi con gli altri”: sostituire nostro egocentrismo con l’attitudine altruistica, riconoscendo il modo in cui il nostro egoismo crea tutti nostri problemi. Con questa pratica, anche le persone e le situazioni più difficili diventeranno opportunità per la pratica del Dharma.

 

Alla Scoperta del buddhismo

È un programma di studio predisposto dall’FPMT con lo scopo di promuovere la conoscenza, la pratica del buddhismo mahayana ed offrire strumenti validi per lo sviluppo del potenziale interiore.

Alla scoperta del buddhismo è basato su tredici soggetti che forniscono un panorama dettagliato degli insegnamenti e della pratica del buddhismo tibetano.

Insegnante


Hans Burghardt è laureato in Biochimica e Biologia Molecolare presso l’Università di Barcellona, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca (PhD).
Dal 2002, medita ed è uno studente di grandi maestri buddisti tibetani e occidentali.
Ha completato il Masters Program in studi buddhisti avanzati della durata di sei anni su sutra e tantra presso il qualificato centro studi internazionale Istituto Lama Tzong Khapa (Pisa).
Successivamente ha completato un ritiro individuale di meditazione di un anno oltre a numerosi ritiri più brevi.
Insegna filosofia buddhista e pratica della meditazione dal 2011, a tempo pieno dal 2015, ed ha esperienza anche di traduttore di testi buddisti dall’inglese allo spagnolo.
Attualmente combina la pratica intensiva di meditazione in ritiro, lo studio con l’insegnamento della meditazione e della filosofia buddista. Conduce anche corsi pensati per coltivare attenzione ed atteggiamenti positivi, rivolti ad un pubblico più vasto, in contesti come aziende ed enti.
Guida ritiri di gruppo di diversa durata: fine settimana, diverse settimane ed anche più di un mese soprattutto in Spagna ed anche in Italia.
È co-fondatore del progetto Dharmalabs, che ha come scopo quello di condividere strumenti che permettano alle persone di coltivare e perfezionare il potenziale che tutti gli esseri umani hanno.

Modalità partecipazione

Si richiede l’adesione entro il giovedì prima dell’incotro
all’email info@losangyesce.org

Per informazioni e comunicazioni

cell. 348/4788922
(dalle 15,00 alle 21,00 tutti i giorni)
o inviando una mail a: info@losangyesce.org

Quota di partecipazione

• La quota di partecipazione a copertura delle spese di organizzazione per ogni singolo fine settimana è di €30,00
• Il versamento anticipato della quota di partecipazione alle spese di organizzazione relativa a tre fine settimana consecutivi è pari da €75,00.

Modalità di svolgimento dei finesettimana

Gli incontri sono strutturati con lezioni frontali, classi di discussione e meditazioni in relazione allo specifico argomento.
I fine settimana sono aperti a tutti e non è obbligatoria la partecipazione all’intero ciclo di incontri.
La partecipazione all’intero ciclo di incontri potrà far acquisire un panorama dettagliato degli insegnamenti e della pratica del buddhismo tibetano.

Orari

  • Sabato: dalle ore 9,30 alle ore 12,30
  • Sabato: dalle ore 15,00 alle ore 18,00
  • Domenica: dalle ore 09,30 alle ore 12,30

Modalità di svolgimento dei ritiri dedicati alla pratica della meditazione

Saranno inoltre messi in calendario – in accordo anche con i partecipanti al corso – dei periodi di ritiro di gruppo dedicati alla riflessione, alla pratica della meditazione sui soggetti illustrati.

Calendario

  • 5 ottobre 2018 – Presentazione
  • 6/7 ottobre 2018
    1) La mente e il suo potenziale
  • 10/11 novembre 2018
    2) Introduzione alla meditazione
  • 15/16 dicembre 2018
    3) Il sentiero verso l’illuminazione
  • 12/13 gennaio 2019
    4) Il flusso della vita: la morte e la rinascita
  • 23/24 febbraio 2019
    5) La mente come creatore: tutto sul karma
  • 23/24 marzo 2019
    6) Rifugio nei Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha
  • 4/5 maggio 2019
    7) Meditazione sul lam rim: stabilire una pratica quotidiana
  • 1/2 giugno 2019
    8) La liberazione dalla sofferenza: samsara e nirvana
  • 5/6 ottobre 2019
    9) Bodhicitta: la mente dell’illuminazione
  • 9/10 novembre 2019
    10) L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità
  • 14/15 dicembre 2019
    11) Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente
  • 7/8 Marzo 2020
    12) L’importanza del maestro spirituale nel sentiero buddhista
  • 25/26 Aprile 2020
    13) Trasformare la nostra realtà: introduzione al tantra

DESCRIZIONE DEI 13 MODULI

I tredici moduli di Alla Scoperta del Buddhismo hanno per oggetto le seguenti tematiche:

  1. La mente e il suo potenziale
    “Tutti i problemi che sperimentate sorgono dal modo di funzionare della vostra mente… Tutto ciò di cui avete bisogno è conoscere la vostra vera natura, come siete veramente. È così semplice.” Lama Thubten Yeshe
    In questo corso, si esaminerà cos’è la mente secondo la descrizione buddhista, cos’é la sua natura, quali sono le sue funzioni. Sulla base di ciò, si guarda come la mente sia fondamentale ed eserciti un’azione incisiva rispetto alle nostre esperienze di felicità e sofferenza, e come si possa cominciare ad avere più consapevolezza di questi processi interiori. Discuteremo anche prospettive sulla mente di varie discipline occidentali confrontandole con le proposte buddhiste.
  2. Introduzione alla meditazione
    Nella nostra società c’è sempre più interesse verso la meditazione, ma tanti fraintendimenti su cosa sia. Nel buddhismo, la meditazione è spiegata semplicemente come un processo per familiarizzare la mente con stati mentali che producono felicità e ridurre gli stati che producono disagio o sofferenza, sviluppando la soddisfazione più profonda. In questo corso guarderemo le tecniche basilari dei vari tipi di meditazione (la meditazione concentrativa, la meditazione analitica, le visualizzazioni) e lo scopo fondamentale di praticarla, cioè di avvicinarci alla nostra profonda saggezza innata.
  3. Il sentiero verso l’illuminazione
    In questo corso sarà presentato un panorama dell’intero sentiero verso l’illuminazione secondo il buddhismo tibetano. Ci concentreremo principalmente su tre aspetti fondamentali: l’attitudine dell’emergere definitivamente dalla sofferenza, la mente della compassione illimitata (bodhicitta) e la visione corretta della realtà (shunyata), guardando come sviluppare correttamente queste attitudini e come metterle in pratica. La spiegazione si base su un testo antico del maestro tibetano Lama Tzong Khapa.
  4. Il flusso della vita: la morte e la rinascita
    “Tra tutte le raccolte, la raccolta di autunno è la suprema. Tra tutte le tracce, la traccia dell’elefante è la suprema. Tra tutte le idee, l’idea di impermanenza e morte è suprema, perché attraverso essa si elimina tutto l’attaccamento, l’ignoranza, e l’orgoglio dei tre reami.” Buddha, Mahaparanirvana Sutra
    In questo corso discuteremo e rifletteremo sulla morte e su cosa potrebbe accadere dopo la morte. Secondo il buddhismo, attraverso la riflessione sulla morte e sull’impermanenza e la compren-sione della fragilità della nostra esistenza, si può affrontare la vita in un modo più realistico. creare la base di una pace profonda e, alla fine, l’ottenere la liberazione e il risveglio completo. Invece, vivendo una vita tutta sulla base di ottenere le “preoccupazioni mondane” cioè fama, ricchezza, ecc., continuiamo a creare le cause della sofferenza. Discuter-emo i vari reami dell’esistenza e il ruolo delle nostre azioni (karma) nel determinare le condizioni delle nostre vite, adesso e in futuro.
  5. La mente come creatore: tutto sul karma
    “I vari mondi sono prodotti dalle azioni”. Vasubandhu
    Secondo il buddhismo, tutte le nostre esperienze, sia quelle buone sia quelle spiacevoli, dipendono dal nostro karma, ovvero dalle nostre azioni, che vengono compiute sulla base dei nostri stati mentali. Tramite la consapevolezza e la comprensione di questo processo possiamo imparare a vivere in un modo più sereno ed evitare di creare più sofferenza per il futuro. Guarderemo vari aspetti del karma basandoci sui testi classici buddhisti e considereremo come applicare questi insegnamenti nella vita quotidiana.
  6. Rifugio nei Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha
    Prendere rifugio nei Tre Gioielli – il Buddha (la guida), il Dharma (la realizzazione della verità delle cose), e il Sangha (la comunità spirituale) – è la porta per entrare nel sentiero buddhista. Prendere rifugio significa andare in una certa direzione per ottenere protezione dalla sofferenza e dalle varie difficoltà della vita, tramite una comprensione migliore della realtà delle cose. Esamineremo i vari oggetti e tipi di rifugio, il modo di prendere rifugio e i motivi per prenderlo, attraverso le parole di vari maestri e testi di Lam-Rim (il sentiero graduale).
  7. Meditazione sul lam rim: stabilire una pratica quotidiana
    Per effettuare cambiamenti positivi nella nostra vita ci vuole una trasformazione interiore, per cui bisogna creare le condizione giuste e applicare i metodi adatti. Nel buddhismo tibetano, oltre alla meditazione “formale”, ci sono tanti metodi per purificare la mente dalle ostruzioni e per accumulare “energia conducente” (meriti). Queste pratiche creano le condizioni per una comprensione profonda e per lo sviluppo delle qualità positive, fino al risveglio completo: la buddhità. In questo corso parleremo dell’attitudine mentale che è la base della pratica e impareremo come fare alcune pratiche preliminari: preparare lo spazio di meditazione, disporre un altare, offrire il mandala, fare le prostrazioni, eseguire la pratica di Vajrasattva e prendere i precetti mahayana per ventiquattro ore.
  8. La liberazione dalla sofferenza: samsara e nirvana
    Tutti gli insegnamenti del buddhismo puntano verso un obiettivo: la liberazione dalla sofferenza e l’ottenimento della vera felicità. Per percorrere questa strada, dobbiamo capire che la sofferenza e le sue vere cause nascono principalmente dentro di noi, cioè dai nostri stati mentali disturbanti e delle nostre azioni sotto l’influenza dell’ignoranza. Tramite la conoscenza del nostro mondo interiore è quindi possibile trovare i mezzi per emergere dalla sofferenza e per ottenere una felicità vera. In questo corso discuteremo le quattro nobili verità, i fattori che creano la sofferenza, e il sentiero che si pratica per uscire dal ciclo dell’esistenza condizionata (il samsara) e andare verso il nirvana, la liberazione dal samsara.
  9. Bodhicitta: la mente dell’illuminazione
    La mente dell’illuminazione, il desiderio di ottenere la piena illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, è il cuore del sentiero mahayana, il “grande veicolo” del buddhismo. Oltre la ricerca di uscire dalla sofferenza e dai nostri problemi, la bodhicitta ci spinge verso un risveglio della nostra potenzialità, dello stato in cui si possano aiutare gli altri a ottenere la libertà. Questa motivazione è la base per la pratica delle sei perfezioni, le attività altruistiche del bodhisattva. In questo corso, parleremo delle pratiche che servono ad aprire il cuore e sviluppare il vero amore e compassione, usando le tecniche meditative insegnate dal Buddha e dai grandi maestri buddhisti.
  10. L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità
    Nella vita quotidiana, ci troviamo sempre a fronteggiare problemi e situazioni difficili. Il Buddhismo Mahayana insegna le tecniche per usare proprio queste condizioni per sviluppare tolleranza, pazienza, saggezza e compassione. Negli insegnamenti Buddhisti di “addestramento mentale” (lo giong), si parla della pratica di “scambiare noi stessi con gli altri”: sostituire nostro egocentrismo con l’attitudine altruistica, riconoscendo il modo in cui il nostro egoismo crea tutti nostri problemi. Con questa pratica, anche le persone e le situazioni più difficili diventeranno opportunità per la pratica del Dharma.
  11. Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente
    Secondo il Buddhismo, la nostra realtà dipende dai nostri concetti, e liberarsi dalla sofferenza è impossibile senza la comprensione della vera natura dell’esistenza: la vacuità dell’essenza concreta e indipendente delle persone e delle cose. Il nostro modo di percepire le cose è intrecciato con l’ignoranza, che ci fa scambiare le “allucinazioni” per la realtà, e quindi siamo dominati dai veleni mentali: attaccamento, odio, gelosia, ecc., sperimentando sempre più sofferenza. Parleremo della vacuità e dell’interdipendenza e di come la comprensione di loro può aiutarci ad avere più felicità nella vita quotidiana e ad avvicinarci alla piena liberazione.
  12. L’importanza del maestro spirituale nel sentiero buddhista
    In questo corso osserveremo il ruolo del maestro spirituale (lama in tibetano) nel buddhismo. Per fare passi avanti nel sentiero buddhista, cioè il sentiero verso la liberazione e il risveglio totale, è essenziale sviluppare un rapporto corretto con un maestro qualificato o una maestra qualificata. Il Maestro ha un ruolo centrale in tutte le tradizioni buddhiste ma questo ruolo è spesso frainteso, creando la possibilità di gravi problemi, sia per i discepoli, sia per il Maestro.
    Discuteremo le qualificazioni di un maestro qualificato, i vantaggi di avere un rapporto corretto con il maestro, gli svantaggi di non averlo e il modo di sviluppare un rapporto di maggior beneficio. Prenderemo in considerazione i pensieri di alcuni dei grandi maestri buddhisti, e esamineremo esempi di relazioni tra maestri e discepoli.
  13. Trasformare la nostra realtà: introduzione al tantra
    Il veicolo tantrico del buddhismo utilizza come base il principio della trasformazione delle nostre esperienze e della nostra realtà, usando la visualizzazione, i mantra, e lo sviluppo della visione pura come metodi nel sentiero verso lo stato della piena illuminazione, ovvero la conoscenza totale della realtà. In questo corso, discuteremo gli essenziali della pratica del tantra: il rapporto corretto con un maestro tantrico, le varie classi e i vari tipi di tantra, l’iniziazione, i voti, e i metodi speciali di meditazione, come lo yoga della divinità.

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Alla scoperta del buddhismo: Bodhicitta – la mente dell’illuminazione

Bodhicitta: la mente dell’illuminazione

La mente dell’illuminazione, il desiderio di ottenere la piena illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, è il cuore del sentiero mahayana, il “grande veicolo” del buddhismo. Oltre la ricerca di uscire dalla sofferenza e dai nostri problemi, la bodhicitta ci spinge verso un risveglio della nostra potenzialità, dello stato in cui si possano aiutare gli altri a ottenere la libertà. Questa motivazione è la base per la pratica delle sei perfezioni, le attività altruistiche del bodhisattva. In questo corso, parleremo delle pratiche che servono ad aprire il cuore e sviluppare il vero amore e compassione, usando le tecniche meditative insegnate dal Buddha e dai grandi maestri buddhisti.

 

Alla Scoperta del buddhismo

È un programma di studio predisposto dall’FPMT con lo scopo di promuovere la conoscenza, la pratica del buddhismo mahayana ed offrire strumenti validi per lo sviluppo del potenziale interiore.

Alla scoperta del buddhismo è basato su tredici soggetti che forniscono un panorama dettagliato degli insegnamenti e della pratica del buddhismo tibetano.

Insegnante


Hans Burghardt è laureato in Biochimica e Biologia Molecolare presso l’Università di Barcellona, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca (PhD).
Dal 2002, medita ed è uno studente di grandi maestri buddisti tibetani e occidentali.
Ha completato il Masters Program in studi buddhisti avanzati della durata di sei anni su sutra e tantra presso il qualificato centro studi internazionale Istituto Lama Tzong Khapa (Pisa).
Successivamente ha completato un ritiro individuale di meditazione di un anno oltre a numerosi ritiri più brevi.
Insegna filosofia buddhista e pratica della meditazione dal 2011, a tempo pieno dal 2015, ed ha esperienza anche di traduttore di testi buddisti dall’inglese allo spagnolo.
Attualmente combina la pratica intensiva di meditazione in ritiro, lo studio con l’insegnamento della meditazione e della filosofia buddista. Conduce anche corsi pensati per coltivare attenzione ed atteggiamenti positivi, rivolti ad un pubblico più vasto, in contesti come aziende ed enti.
Guida ritiri di gruppo di diversa durata: fine settimana, diverse settimane ed anche più di un mese soprattutto in Spagna ed anche in Italia.
È co-fondatore del progetto Dharmalabs, che ha come scopo quello di condividere strumenti che permettano alle persone di coltivare e perfezionare il potenziale che tutti gli esseri umani hanno.

Modalità partecipazione

Si richiede l’adesione entro il giovedì prima dell’incotro
all’email info@losangyesce.org

Per informazioni e comunicazioni

cell. 348/4788922
(dalle 15,00 alle 21,00 tutti i giorni)
o inviando una mail a: info@losangyesce.org

Quota di partecipazione

• La quota di partecipazione a copertura delle spese di organizzazione per ogni singolo fine settimana è di €30,00
• Il versamento anticipato della quota di partecipazione alle spese di organizzazione relativa a tre fine settimana consecutivi è pari da €75,00.

Modalità di svolgimento dei finesettimana

Gli incontri sono strutturati con lezioni frontali, classi di discussione e meditazioni in relazione allo specifico argomento.
I fine settimana sono aperti a tutti e non è obbligatoria la partecipazione all’intero ciclo di incontri.
La partecipazione all’intero ciclo di incontri potrà far acquisire un panorama dettagliato degli insegnamenti e della pratica del buddhismo tibetano.

Orari

  • Sabato: dalle ore 9,30 alle ore 12,30
  • Sabato: dalle ore 15,00 alle ore 18,00
  • Domenica: dalle ore 09,30 alle ore 12,30

Modalità di svolgimento dei ritiri dedicati alla pratica della meditazione

Saranno inoltre messi in calendario – in accordo anche con i partecipanti al corso – dei periodi di ritiro di gruppo dedicati alla riflessione, alla pratica della meditazione sui soggetti illustrati.

Calendario

  • 5 ottobre 2018 – Presentazione
  • 6/7 ottobre 2018
    1) La mente e il suo potenziale
  • 10/11 novembre 2018
    2) Introduzione alla meditazione
  • 15/16 dicembre 2018
    3) Il sentiero verso l’illuminazione
  • 12/13 gennaio 2019
    4) Il flusso della vita: la morte e la rinascita
  • 23/24 febbraio 2019
    5) La mente come creatore: tutto sul karma
  • 23/24 marzo 2019
    6) Rifugio nei Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha
  • 4/5 maggio 2019
    7) Meditazione sul lam rim: stabilire una pratica quotidiana
  • 1/2 giugno 2019
    8) La liberazione dalla sofferenza: samsara e nirvana
  • 5/6 ottobre 2019
    9) Bodhicitta: la mente dell’illuminazione
  • 9/10 novembre 2019
    10) L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità
  • 14/15 dicembre 2019
    11) Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente
  • 7/8 Marzo 2020
    12) L’importanza del maestro spirituale nel sentiero buddhista
  • 25/26 Aprile 2020
    13) Trasformare la nostra realtà: introduzione al tantra

DESCRIZIONE DEI 13 MODULI

I tredici moduli di Alla Scoperta del Buddhismo hanno per oggetto le seguenti tematiche:

  1. La mente e il suo potenziale
    “Tutti i problemi che sperimentate sorgono dal modo di funzionare della vostra mente… Tutto ciò di cui avete bisogno è conoscere la vostra vera natura, come siete veramente. È così semplice.” Lama Thubten Yeshe
    In questo corso, si esaminerà cos’è la mente secondo la descrizione buddhista, cos’é la sua natura, quali sono le sue funzioni. Sulla base di ciò, si guarda come la mente sia fondamentale ed eserciti un’azione incisiva rispetto alle nostre esperienze di felicità e sofferenza, e come si possa cominciare ad avere più consapevolezza di questi processi interiori. Discuteremo anche prospettive sulla mente di varie discipline occidentali confrontandole con le proposte buddhiste.
  2. Introduzione alla meditazione
    Nella nostra società c’è sempre più interesse verso la meditazione, ma tanti fraintendimenti su cosa sia. Nel buddhismo, la meditazione è spiegata semplicemente come un processo per familiarizzare la mente con stati mentali che producono felicità e ridurre gli stati che producono disagio o sofferenza, sviluppando la soddisfazione più profonda. In questo corso guarderemo le tecniche basilari dei vari tipi di meditazione (la meditazione concentrativa, la meditazione analitica, le visualizzazioni) e lo scopo fondamentale di praticarla, cioè di avvicinarci alla nostra profonda saggezza innata.
  3. Il sentiero verso l’illuminazione
    In questo corso sarà presentato un panorama dell’intero sentiero verso l’illuminazione secondo il buddhismo tibetano. Ci concentreremo principalmente su tre aspetti fondamentali: l’attitudine dell’emergere definitivamente dalla sofferenza, la mente della compassione illimitata (bodhicitta) e la visione corretta della realtà (shunyata), guardando come sviluppare correttamente queste attitudini e come metterle in pratica. La spiegazione si base su un testo antico del maestro tibetano Lama Tzong Khapa.
  4. Il flusso della vita: la morte e la rinascita
    “Tra tutte le raccolte, la raccolta di autunno è la suprema. Tra tutte le tracce, la traccia dell’elefante è la suprema. Tra tutte le idee, l’idea di impermanenza e morte è suprema, perché attraverso essa si elimina tutto l’attaccamento, l’ignoranza, e l’orgoglio dei tre reami.” Buddha, Mahaparanirvana Sutra
    In questo corso discuteremo e rifletteremo sulla morte e su cosa potrebbe accadere dopo la morte. Secondo il buddhismo, attraverso la riflessione sulla morte e sull’impermanenza e la compren-sione della fragilità della nostra esistenza, si può affrontare la vita in un modo più realistico. creare la base di una pace profonda e, alla fine, l’ottenere la liberazione e il risveglio completo. Invece, vivendo una vita tutta sulla base di ottenere le “preoccupazioni mondane” cioè fama, ricchezza, ecc., continuiamo a creare le cause della sofferenza. Discuter-emo i vari reami dell’esistenza e il ruolo delle nostre azioni (karma) nel determinare le condizioni delle nostre vite, adesso e in futuro.
  5. La mente come creatore: tutto sul karma
    “I vari mondi sono prodotti dalle azioni”. Vasubandhu
    Secondo il buddhismo, tutte le nostre esperienze, sia quelle buone sia quelle spiacevoli, dipendono dal nostro karma, ovvero dalle nostre azioni, che vengono compiute sulla base dei nostri stati mentali. Tramite la consapevolezza e la comprensione di questo processo possiamo imparare a vivere in un modo più sereno ed evitare di creare più sofferenza per il futuro. Guarderemo vari aspetti del karma basandoci sui testi classici buddhisti e considereremo come applicare questi insegnamenti nella vita quotidiana.
  6. Rifugio nei Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha
    Prendere rifugio nei Tre Gioielli – il Buddha (la guida), il Dharma (la realizzazione della verità delle cose), e il Sangha (la comunità spirituale) – è la porta per entrare nel sentiero buddhista. Prendere rifugio significa andare in una certa direzione per ottenere protezione dalla sofferenza e dalle varie difficoltà della vita, tramite una comprensione migliore della realtà delle cose. Esamineremo i vari oggetti e tipi di rifugio, il modo di prendere rifugio e i motivi per prenderlo, attraverso le parole di vari maestri e testi di Lam-Rim (il sentiero graduale).
  7. Meditazione sul lam rim: stabilire una pratica quotidiana
    Per effettuare cambiamenti positivi nella nostra vita ci vuole una trasformazione interiore, per cui bisogna creare le condizione giuste e applicare i metodi adatti. Nel buddhismo tibetano, oltre alla meditazione “formale”, ci sono tanti metodi per purificare la mente dalle ostruzioni e per accumulare “energia conducente” (meriti). Queste pratiche creano le condizioni per una comprensione profonda e per lo sviluppo delle qualità positive, fino al risveglio completo: la buddhità. In questo corso parleremo dell’attitudine mentale che è la base della pratica e impareremo come fare alcune pratiche preliminari: preparare lo spazio di meditazione, disporre un altare, offrire il mandala, fare le prostrazioni, eseguire la pratica di Vajrasattva e prendere i precetti mahayana per ventiquattro ore.
  8. La liberazione dalla sofferenza: samsara e nirvana
    Tutti gli insegnamenti del buddhismo puntano verso un obiettivo: la liberazione dalla sofferenza e l’ottenimento della vera felicità. Per percorrere questa strada, dobbiamo capire che la sofferenza e le sue vere cause nascono principalmente dentro di noi, cioè dai nostri stati mentali disturbanti e delle nostre azioni sotto l’influenza dell’ignoranza. Tramite la conoscenza del nostro mondo interiore è quindi possibile trovare i mezzi per emergere dalla sofferenza e per ottenere una felicità vera. In questo corso discuteremo le quattro nobili verità, i fattori che creano la sofferenza, e il sentiero che si pratica per uscire dal ciclo dell’esistenza condizionata (il samsara) e andare verso il nirvana, la liberazione dal samsara.
  9. Bodhicitta: la mente dell’illuminazione
    La mente dell’illuminazione, il desiderio di ottenere la piena illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, è il cuore del sentiero mahayana, il “grande veicolo” del buddhismo. Oltre la ricerca di uscire dalla sofferenza e dai nostri problemi, la bodhicitta ci spinge verso un risveglio della nostra potenzialità, dello stato in cui si possano aiutare gli altri a ottenere la libertà. Questa motivazione è la base per la pratica delle sei perfezioni, le attività altruistiche del bodhisattva. In questo corso, parleremo delle pratiche che servono ad aprire il cuore e sviluppare il vero amore e compassione, usando le tecniche meditative insegnate dal Buddha e dai grandi maestri buddhisti.
  10. L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità
    Nella vita quotidiana, ci troviamo sempre a fronteggiare problemi e situazioni difficili. Il Buddhismo Mahayana insegna le tecniche per usare proprio queste condizioni per sviluppare tolleranza, pazienza, saggezza e compassione. Negli insegnamenti Buddhisti di “addestramento mentale” (lo giong), si parla della pratica di “scambiare noi stessi con gli altri”: sostituire nostro egocentrismo con l’attitudine altruistica, riconoscendo il modo in cui il nostro egoismo crea tutti nostri problemi. Con questa pratica, anche le persone e le situazioni più difficili diventeranno opportunità per la pratica del Dharma.
  11. Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente
    Secondo il Buddhismo, la nostra realtà dipende dai nostri concetti, e liberarsi dalla sofferenza è impossibile senza la comprensione della vera natura dell’esistenza: la vacuità dell’essenza concreta e indipendente delle persone e delle cose. Il nostro modo di percepire le cose è intrecciato con l’ignoranza, che ci fa scambiare le “allucinazioni” per la realtà, e quindi siamo dominati dai veleni mentali: attaccamento, odio, gelosia, ecc., sperimentando sempre più sofferenza. Parleremo della vacuità e dell’interdipendenza e di come la comprensione di loro può aiutarci ad avere più felicità nella vita quotidiana e ad avvicinarci alla piena liberazione.
  12. L’importanza del maestro spirituale nel sentiero buddhista
    In questo corso osserveremo il ruolo del maestro spirituale (lama in tibetano) nel buddhismo. Per fare passi avanti nel sentiero buddhista, cioè il sentiero verso la liberazione e il risveglio totale, è essenziale sviluppare un rapporto corretto con un maestro qualificato o una maestra qualificata. Il Maestro ha un ruolo centrale in tutte le tradizioni buddhiste ma questo ruolo è spesso frainteso, creando la possibilità di gravi problemi, sia per i discepoli, sia per il Maestro.
    Discuteremo le qualificazioni di un maestro qualificato, i vantaggi di avere un rapporto corretto con il maestro, gli svantaggi di non averlo e il modo di sviluppare un rapporto di maggior beneficio. Prenderemo in considerazione i pensieri di alcuni dei grandi maestri buddhisti, e esamineremo esempi di relazioni tra maestri e discepoli.
  13. Trasformare la nostra realtà: introduzione al tantra
    Il veicolo tantrico del buddhismo utilizza come base il principio della trasformazione delle nostre esperienze e della nostra realtà, usando la visualizzazione, i mantra, e lo sviluppo della visione pura come metodi nel sentiero verso lo stato della piena illuminazione, ovvero la conoscenza totale della realtà. In questo corso, discuteremo gli essenziali della pratica del tantra: il rapporto corretto con un maestro tantrico, le varie classi e i vari tipi di tantra, l’iniziazione, i voti, e i metodi speciali di meditazione, come lo yoga della divinità.

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Alla scoperta del buddhismo: Bodhicitta – la mente dell’illuminazione

Bodhicitta: la mente dell’illuminazione

La mente dell’illuminazione, il desiderio di ottenere la piena illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, è il cuore del sentiero mahayana, il “grande veicolo” del buddhismo. Oltre la ricerca di uscire dalla sofferenza e dai nostri problemi, la bodhicitta ci spinge verso un risveglio della nostra potenzialità, dello stato in cui si possano aiutare gli altri a ottenere la libertà. Questa motivazione è la base per la pratica delle sei perfezioni, le attività altruistiche del bodhisattva. In questo corso, parleremo delle pratiche che servono ad aprire il cuore e sviluppare il vero amore e compassione, usando le tecniche meditative insegnate dal Buddha e dai grandi maestri buddhisti.

 

Alla Scoperta del buddhismo

È un programma di studio predisposto dall’FPMT con lo scopo di promuovere la conoscenza, la pratica del buddhismo mahayana ed offrire strumenti validi per lo sviluppo del potenziale interiore.

Alla scoperta del buddhismo è basato su tredici soggetti che forniscono un panorama dettagliato degli insegnamenti e della pratica del buddhismo tibetano.

Insegnante


Hans Burghardt è laureato in Biochimica e Biologia Molecolare presso l’Università di Barcellona, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca (PhD).
Dal 2002, medita ed è uno studente di grandi maestri buddisti tibetani e occidentali.
Ha completato il Masters Program in studi buddhisti avanzati della durata di sei anni su sutra e tantra presso il qualificato centro studi internazionale Istituto Lama Tzong Khapa (Pisa).
Successivamente ha completato un ritiro individuale di meditazione di un anno oltre a numerosi ritiri più brevi.
Insegna filosofia buddhista e pratica della meditazione dal 2011, a tempo pieno dal 2015, ed ha esperienza anche di traduttore di testi buddisti dall’inglese allo spagnolo.
Attualmente combina la pratica intensiva di meditazione in ritiro, lo studio con l’insegnamento della meditazione e della filosofia buddista. Conduce anche corsi pensati per coltivare attenzione ed atteggiamenti positivi, rivolti ad un pubblico più vasto, in contesti come aziende ed enti.
Guida ritiri di gruppo di diversa durata: fine settimana, diverse settimane ed anche più di un mese soprattutto in Spagna ed anche in Italia.
È co-fondatore del progetto Dharmalabs, che ha come scopo quello di condividere strumenti che permettano alle persone di coltivare e perfezionare il potenziale che tutti gli esseri umani hanno.

Modalità partecipazione

Si richiede l’adesione entro il giovedì prima dell’incotro
all’email info@losangyesce.org

Per informazioni e comunicazioni

cell. 348/4788922
(dalle 15,00 alle 21,00 tutti i giorni)
o inviando una mail a: info@losangyesce.org

Quota di partecipazione

• La quota di partecipazione a copertura delle spese di organizzazione per ogni singolo fine settimana è di €30,00
• Il versamento anticipato della quota di partecipazione alle spese di organizzazione relativa a tre fine settimana consecutivi è pari da €75,00.

Modalità di svolgimento dei finesettimana

Gli incontri sono strutturati con lezioni frontali, classi di discussione e meditazioni in relazione allo specifico argomento.
I fine settimana sono aperti a tutti e non è obbligatoria la partecipazione all’intero ciclo di incontri.
La partecipazione all’intero ciclo di incontri potrà far acquisire un panorama dettagliato degli insegnamenti e della pratica del buddhismo tibetano.

Orari

  • Sabato: dalle ore 9,30 alle ore 12,30
  • Sabato: dalle ore 15,00 alle ore 18,00
  • Domenica: dalle ore 09,30 alle ore 12,30

Modalità di svolgimento dei ritiri dedicati alla pratica della meditazione

Saranno inoltre messi in calendario – in accordo anche con i partecipanti al corso – dei periodi di ritiro di gruppo dedicati alla riflessione, alla pratica della meditazione sui soggetti illustrati.

Calendario

  • 5 ottobre 2018 – Presentazione
  • 6/7 ottobre 2018
    1) La mente e il suo potenziale
  • 10/11 novembre 2018
    2) Introduzione alla meditazione
  • 15/16 dicembre 2018
    3) Il sentiero verso l’illuminazione
  • 12/13 gennaio 2019
    4) Il flusso della vita: la morte e la rinascita
  • 23/24 febbraio 2019
    5) La mente come creatore: tutto sul karma
  • 23/24 marzo 2019
    6) Rifugio nei Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha
  • 4/5 maggio 2019
    7) Meditazione sul lam rim: stabilire una pratica quotidiana
  • 1/2 giugno 2019
    8) La liberazione dalla sofferenza: samsara e nirvana
  • 5/6 ottobre 2019
    9) Bodhicitta: la mente dell’illuminazione
  • 9/10 novembre 2019
    10) L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità
  • 14/15 dicembre 2019
    11) Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente
  • 7/8 Marzo 2020
    12) L’importanza del maestro spirituale nel sentiero buddhista
  • 25/26 Aprile 2020
    13) Trasformare la nostra realtà: introduzione al tantra

DESCRIZIONE DEI 13 MODULI

I tredici moduli di Alla Scoperta del Buddhismo hanno per oggetto le seguenti tematiche:

  1. La mente e il suo potenziale
    “Tutti i problemi che sperimentate sorgono dal modo di funzionare della vostra mente… Tutto ciò di cui avete bisogno è conoscere la vostra vera natura, come siete veramente. È così semplice.” Lama Thubten Yeshe
    In questo corso, si esaminerà cos’è la mente secondo la descrizione buddhista, cos’é la sua natura, quali sono le sue funzioni. Sulla base di ciò, si guarda come la mente sia fondamentale ed eserciti un’azione incisiva rispetto alle nostre esperienze di felicità e sofferenza, e come si possa cominciare ad avere più consapevolezza di questi processi interiori. Discuteremo anche prospettive sulla mente di varie discipline occidentali confrontandole con le proposte buddhiste.
  2. Introduzione alla meditazione
    Nella nostra società c’è sempre più interesse verso la meditazione, ma tanti fraintendimenti su cosa sia. Nel buddhismo, la meditazione è spiegata semplicemente come un processo per familiarizzare la mente con stati mentali che producono felicità e ridurre gli stati che producono disagio o sofferenza, sviluppando la soddisfazione più profonda. In questo corso guarderemo le tecniche basilari dei vari tipi di meditazione (la meditazione concentrativa, la meditazione analitica, le visualizzazioni) e lo scopo fondamentale di praticarla, cioè di avvicinarci alla nostra profonda saggezza innata.
  3. Il sentiero verso l’illuminazione
    In questo corso sarà presentato un panorama dell’intero sentiero verso l’illuminazione secondo il buddhismo tibetano. Ci concentreremo principalmente su tre aspetti fondamentali: l’attitudine dell’emergere definitivamente dalla sofferenza, la mente della compassione illimitata (bodhicitta) e la visione corretta della realtà (shunyata), guardando come sviluppare correttamente queste attitudini e come metterle in pratica. La spiegazione si base su un testo antico del maestro tibetano Lama Tzong Khapa.
  4. Il flusso della vita: la morte e la rinascita
    “Tra tutte le raccolte, la raccolta di autunno è la suprema. Tra tutte le tracce, la traccia dell’elefante è la suprema. Tra tutte le idee, l’idea di impermanenza e morte è suprema, perché attraverso essa si elimina tutto l’attaccamento, l’ignoranza, e l’orgoglio dei tre reami.” Buddha, Mahaparanirvana Sutra
    In questo corso discuteremo e rifletteremo sulla morte e su cosa potrebbe accadere dopo la morte. Secondo il buddhismo, attraverso la riflessione sulla morte e sull’impermanenza e la compren-sione della fragilità della nostra esistenza, si può affrontare la vita in un modo più realistico. creare la base di una pace profonda e, alla fine, l’ottenere la liberazione e il risveglio completo. Invece, vivendo una vita tutta sulla base di ottenere le “preoccupazioni mondane” cioè fama, ricchezza, ecc., continuiamo a creare le cause della sofferenza. Discuter-emo i vari reami dell’esistenza e il ruolo delle nostre azioni (karma) nel determinare le condizioni delle nostre vite, adesso e in futuro.
  5. La mente come creatore: tutto sul karma
    “I vari mondi sono prodotti dalle azioni”. Vasubandhu
    Secondo il buddhismo, tutte le nostre esperienze, sia quelle buone sia quelle spiacevoli, dipendono dal nostro karma, ovvero dalle nostre azioni, che vengono compiute sulla base dei nostri stati mentali. Tramite la consapevolezza e la comprensione di questo processo possiamo imparare a vivere in un modo più sereno ed evitare di creare più sofferenza per il futuro. Guarderemo vari aspetti del karma basandoci sui testi classici buddhisti e considereremo come applicare questi insegnamenti nella vita quotidiana.
  6. Rifugio nei Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha
    Prendere rifugio nei Tre Gioielli – il Buddha (la guida), il Dharma (la realizzazione della verità delle cose), e il Sangha (la comunità spirituale) – è la porta per entrare nel sentiero buddhista. Prendere rifugio significa andare in una certa direzione per ottenere protezione dalla sofferenza e dalle varie difficoltà della vita, tramite una comprensione migliore della realtà delle cose. Esamineremo i vari oggetti e tipi di rifugio, il modo di prendere rifugio e i motivi per prenderlo, attraverso le parole di vari maestri e testi di Lam-Rim (il sentiero graduale).
  7. Meditazione sul lam rim: stabilire una pratica quotidiana
    Per effettuare cambiamenti positivi nella nostra vita ci vuole una trasformazione interiore, per cui bisogna creare le condizione giuste e applicare i metodi adatti. Nel buddhismo tibetano, oltre alla meditazione “formale”, ci sono tanti metodi per purificare la mente dalle ostruzioni e per accumulare “energia conducente” (meriti). Queste pratiche creano le condizioni per una comprensione profonda e per lo sviluppo delle qualità positive, fino al risveglio completo: la buddhità. In questo corso parleremo dell’attitudine mentale che è la base della pratica e impareremo come fare alcune pratiche preliminari: preparare lo spazio di meditazione, disporre un altare, offrire il mandala, fare le prostrazioni, eseguire la pratica di Vajrasattva e prendere i precetti mahayana per ventiquattro ore.
  8. La liberazione dalla sofferenza: samsara e nirvana
    Tutti gli insegnamenti del buddhismo puntano verso un obiettivo: la liberazione dalla sofferenza e l’ottenimento della vera felicità. Per percorrere questa strada, dobbiamo capire che la sofferenza e le sue vere cause nascono principalmente dentro di noi, cioè dai nostri stati mentali disturbanti e delle nostre azioni sotto l’influenza dell’ignoranza. Tramite la conoscenza del nostro mondo interiore è quindi possibile trovare i mezzi per emergere dalla sofferenza e per ottenere una felicità vera. In questo corso discuteremo le quattro nobili verità, i fattori che creano la sofferenza, e il sentiero che si pratica per uscire dal ciclo dell’esistenza condizionata (il samsara) e andare verso il nirvana, la liberazione dal samsara.
  9. Bodhicitta: la mente dell’illuminazione
    La mente dell’illuminazione, il desiderio di ottenere la piena illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, è il cuore del sentiero mahayana, il “grande veicolo” del buddhismo. Oltre la ricerca di uscire dalla sofferenza e dai nostri problemi, la bodhicitta ci spinge verso un risveglio della nostra potenzialità, dello stato in cui si possano aiutare gli altri a ottenere la libertà. Questa motivazione è la base per la pratica delle sei perfezioni, le attività altruistiche del bodhisattva. In questo corso, parleremo delle pratiche che servono ad aprire il cuore e sviluppare il vero amore e compassione, usando le tecniche meditative insegnate dal Buddha e dai grandi maestri buddhisti.
  10. L’addestramento mentale: come affrontare i problemi con serenità
    Nella vita quotidiana, ci troviamo sempre a fronteggiare problemi e situazioni difficili. Il Buddhismo Mahayana insegna le tecniche per usare proprio queste condizioni per sviluppare tolleranza, pazienza, saggezza e compassione. Negli insegnamenti Buddhisti di “addestramento mentale” (lo giong), si parla della pratica di “scambiare noi stessi con gli altri”: sostituire nostro egocentrismo con l’attitudine altruistica, riconoscendo il modo in cui il nostro egoismo crea tutti nostri problemi. Con questa pratica, anche le persone e le situazioni più difficili diventeranno opportunità per la pratica del Dharma.
  11. Apparenza e realtà: la saggezza della vacuità e del sorgere dipendente
    Secondo il Buddhismo, la nostra realtà dipende dai nostri concetti, e liberarsi dalla sofferenza è impossibile senza la comprensione della vera natura dell’esistenza: la vacuità dell’essenza concreta e indipendente delle persone e delle cose. Il nostro modo di percepire le cose è intrecciato con l’ignoranza, che ci fa scambiare le “allucinazioni” per la realtà, e quindi siamo dominati dai veleni mentali: attaccamento, odio, gelosia, ecc., sperimentando sempre più sofferenza. Parleremo della vacuità e dell’interdipendenza e di come la comprensione di loro può aiutarci ad avere più felicità nella vita quotidiana e ad avvicinarci alla piena liberazione.
  12. L’importanza del maestro spirituale nel sentiero buddhista
    In questo corso osserveremo il ruolo del maestro spirituale (lama in tibetano) nel buddhismo. Per fare passi avanti nel sentiero buddhista, cioè il sentiero verso la liberazione e il risveglio totale, è essenziale sviluppare un rapporto corretto con un maestro qualificato o una maestra qualificata. Il Maestro ha un ruolo centrale in tutte le tradizioni buddhiste ma questo ruolo è spesso frainteso, creando la possibilità di gravi problemi, sia per i discepoli, sia per il Maestro.
    Discuteremo le qualificazioni di un maestro qualificato, i vantaggi di avere un rapporto corretto con il maestro, gli svantaggi di non averlo e il modo di sviluppare un rapporto di maggior beneficio. Prenderemo in considerazione i pensieri di alcuni dei grandi maestri buddhisti, e esamineremo esempi di relazioni tra maestri e discepoli.
  13. Trasformare la nostra realtà: introduzione al tantra
    Il veicolo tantrico del buddhismo utilizza come base il principio della trasformazione delle nostre esperienze e della nostra realtà, usando la visualizzazione, i mantra, e lo sviluppo della visione pura come metodi nel sentiero verso lo stato della piena illuminazione, ovvero la conoscenza totale della realtà. In questo corso, discuteremo gli essenziali della pratica del tantra: il rapporto corretto con un maestro tantrico, le varie classi e i vari tipi di tantra, l’iniziazione, i voti, e i metodi speciali di meditazione, come lo yoga della divinità.

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