Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia

Insegnamenti con il Ven. Geshe Tenzin Tenphel

Insegnamenti con il Ven. Geshe Tenzin Tenphel


Presentazione

Il 4 e il 5 Marzo 2022 siamo lieti di ospitare il ven. Geshe Tenzin Tenphel che esporra un insegnamento sui Quattro Incommensurabili, amore, compassione, gioia empatica, equanimità. Nel particolare verrà insegnata l’Amorevole Gentilezza.

Quattro Incommensurabili (Sansk.: Apramāna  ; pali.: Appamanna  ; tib  .: Tshad med bzhi ) chiamati anche brahmavihāra ( Pali e Sanscrito ), le “dimore di Brahma  ” sono quattro sentimenti o “qualità morali” che devono essere meditate e sviluppato ( bhāvanā ) nel buddismo . Vogliono essere amorevoli nella spiritualità. Si dice che siano incommensurabili o illimitati per la portata del loro oggetto e la loro efficacia. Essi sono :

  • Maitrī (Sanscrito) o Metta ( Pali ), benevolenza , ”  desidera che tutti gli esseri trovino la felicità e le cause della felicità” ;
  • Karuṇā (sa. E pa.), Compassione , “desidera che gli esseri siano liberati dalla sofferenza e dalle cause della sofferenza” ;
  • Muditā (sa. Et pa.), Gioia simpatica o altruistica , “desidera che gli esseri trovino la gioia liberi dalla sofferenza”;
  • Upekṣā (sa.) O Upekkhā (pa.), Equanimità o distacco, “desidera che gli esseri rimangano uguali e in pace qualunque cosa possa accadere, buona o cattiva che sia, libera dalla parzialità, dall’attaccamento e dall’avversione” .


L’incontro si svolgerà a Parma presso il Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma.
L’argomento è ancora in fase di definizione, verrò annunciato appena disponibile

Calendario

  • Sabato 4 Marzo 2023
    dalle ore 15:00 alle 18:00
  • Domenica 5 Marzo 2023
    dalle ore 10:00 alle 13:00

Costo

L’incontro è gratuito e e aperto a chiunque fosse interessato a partecipare.

Per chi volesse sostenere il Centro e l’FPMT è possibile fare una donazione
con causale “Centro Losang Yesce” a:

IBAN: IT81J0501802800000015112303

intestato a: Fondazione FPMT Italia

Per informazioni e comunicazioni

info@losangyesce.org

Modalità partecipazione

Per prenotazioni e informazioni scrivere a info@losangyesce.org

Modalità di svolgimento

L’incontro verrà svolto in presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia

E’ disponibile il parcheggio interno gratuito.

Insegnamenti con il Ven. Geshe Tenzin Tenphel

Insegnamenti con il Ven. Geshe Tenzin Tenphel


Presentazione

Il 4 e il 5 Marzo 2022 siamo lieti di ospitare il ven. Geshe Tenzin Tenphel che esporra un insegnamento sui Quattro Incommensurabili, amore, compassione, gioia empatica, equanimità. Nel particolare verrà insegnata l’Amorevole Gentilezza.

Quattro Incommensurabili (Sansk.: Apramāna  ; pali.: Appamanna  ; tib  .: Tshad med bzhi ) chiamati anche brahmavihāra ( Pali e Sanscrito ), le “dimore di Brahma  ” sono quattro sentimenti o “qualità morali” che devono essere meditate e sviluppato ( bhāvanā ) nel buddismo . Vogliono essere amorevoli nella spiritualità. Si dice che siano incommensurabili o illimitati per la portata del loro oggetto e la loro efficacia. Essi sono :

  • Maitrī (Sanscrito) o Metta ( Pali ), benevolenza , ”  desidera che tutti gli esseri trovino la felicità e le cause della felicità” ;
  • Karuṇā (sa. E pa.), Compassione , “desidera che gli esseri siano liberati dalla sofferenza e dalle cause della sofferenza” ;
  • Muditā (sa. Et pa.), Gioia simpatica o altruistica , “desidera che gli esseri trovino la gioia liberi dalla sofferenza”;
  • Upekṣā (sa.) O Upekkhā (pa.), Equanimità o distacco, “desidera che gli esseri rimangano uguali e in pace qualunque cosa possa accadere, buona o cattiva che sia, libera dalla parzialità, dall’attaccamento e dall’avversione” .


L’incontro si svolgerà a Parma presso il Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma.
L’argomento è ancora in fase di definizione, verrò annunciato appena disponibile

Calendario

  • Sabato 4 Marzo 2023
    dalle ore 15:00 alle 18:00
  • Domenica 5 Marzo 2023
    dalle ore 10:00 alle 13:00

Costo

L’incontro è gratuito e e aperto a chiunque fosse interessato a partecipare.

Per chi volesse sostenere il Centro e l’FPMT è possibile fare una donazione
con causale “Centro Losang Yesce” a:

IBAN: IT81J0501802800000015112303

intestato a: Fondazione FPMT Italia

Per informazioni e comunicazioni

info@losangyesce.org

Modalità partecipazione

Per prenotazioni e informazioni scrivere a info@losangyesce.org

Modalità di svolgimento

L’incontro verrà svolto in presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia

E’ disponibile il parcheggio interno gratuito.

“Lettere a un amico” – Nagarjunaven. Lobsang Jamyang (Olivier Rossi)

ven. Lobsang Jamyang (Olivier Rossi)
CONSIGLI PER UNA VITA VERAMENTE SIGNIFICATIVA E FELICE


Presentazione

Come ottenere la felicità?
In questo breve e intenso insegnamento Nagarjuna spiega il modo per ottenere una felicità reale e duratura, senza abbandonare le attività sociali quotidiane.
Questo corso consente di integrare insegnamenti e meditazione per capire come concretamente gli insegnamenti possono essere applicati alla vita quotidiana.

Insegnante: ven. Lobsang Jamyang (Olivier Rossi)

Nato in Francia nel 1969, il ven. Olivier ha partecipato al Masters Program presso l’Istituto Lama Tzong Khapa in Italia dal 1998 al 2005 sotto la guida del Ven. Ghesce Jampa Gyatso del Sera Jay Jhadrel Khamtsen e ha preso l’ordinazione nel giugno 1998.

Su consiglio del suo insegnante ha assunto l’incarico di assistente dell’insegnante per il Basic Program residenziale presso l’ILTK dal 2005 al 2007, per il Masters Program dal 2008 al 2013 e ancora per il Masters Program nel 2015-2016.

Nei suoi 23 anni di ordinazione il ven. Olivier ha anche condotto numerosi ritiri e corsi di fine settimana nei centri FPMT in Europa e India.

Dal 2020 risiede presso il Centro Muni Gyana di Palermo e attualmente insegna il Basic Program residenziale.

Calendario e Orari

  • Sabato 23 Aprile 2022
    h. 09,30: 10,15 Meditazione
    h.  10,30: 12,30 Insegnamenti
    h. 14,45 – 15,30 Meditazione
    h. 16,00: 18,00 Insegnamenti

  • Sabato 21 Maggio 2022
    h. 09,30: 10,15 Meditazione
    h.  10,30: 12,30 Insegnamenti
    h. 14,45 – 15,30 Meditazione
    h. 16,00: 18,00 Insegnamenti

  • Sabato 25 Giugno 2022
    h. 09,30: 10,15 Meditazione
    h.  10,30: 12,30 Insegnamenti
    h. 14,45 – 15,30 Meditazione
    h. 16,00: 18,00 Insegnamenti

Costo

ATTENZIONE: è indispensabile comunicare in anticipo la presenza scrivendo a info@losangyesce.org
Il costo dell’affitto della sala dovrà essere ripartito tra i partecipanti, l’offerta consigliata è di 15 euro.

Per informazioni e comunicazioni

info@losangyesce.org

Modalità partecipazione

E’ indispensabile comunicare in anticipo la presenza scrivendo a info@losangyesce.org

Modalità di svolgimento

L’incontro verrà svolto in presenza, dove ci collegeremo online con il Centro Muni Gyana di Palermo, presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia

E’ disponibile il parcheggio interno gratuito.

Insegnamenti sul Bodhisattvacharyavatara – Capitolo IX – La Saggezza

Insegnamenti sul Bodhisattvacharyavatara – Capitolo IX – La Saggezza


Presentazione

Il bellissimo testo in versi di Shantideva descrive lo stile di vita del Bodhisattva. Questo argomento fa parte del veicolo universale.
Perché la pratica sia efficace deve riguardare l’interezza della vita. Spesso ci sono divari tra la parte sacra e quella profana della vita: si possono fare tantissime puje, prostrazioni, preghiere ma se la mente non è attenta istante dopo istante alle azioni quotidiane i meriti accumulati dalla pratica spirituale svaniscono rapidamente. Se quello che abbiamo appreso nel momento formale dello studio del Dharma non viene applicato alla quotidianità, nell’ordinarietà della nostra esistenza, significa che stiamo fraintendendo e stiamo sbagliando. È un grave errore avere questo divario tra la pratica sacra, formale e quella profana della vita quotidiana. Lo studio e la pratica del Dharma devono diventare qualcosa di utile per plasmare la nostra mente sempre, in ogni momento e in qualunque azione.
Prima di tutto quindi puliamo la nostra mente in modo da poter piantare i semi di bodhicitta, della vacuità, delle sei paramita e in modo che la pratica sia effettiva e non solamente superficiale. Noi siamo vittime delle nostre afflizioni mentali per cui dobbiamo lavorare su di esse per identificarle e poi per eliminarle.

Capitolo IX – La Saggezza

Ven. Ghesce Tenzin Tenphel

Le verità illusorie o convenzionali sono definite così poiché sono realtà accertate da menti valide, le quali hanno apparenze dualistiche, che non comprendono il significato reale e le verità assolute hanno tale denominazione in quanto realizzate da un essere con saggezza suprema, o arya, la mente del quale non possiede apparenza dualistica, queste vengono considerate le due verità.

Poi fra i vari yoghin appartenenti alle varie scuole di pensiero come il Piccolo veicolo, o il Grande veicolo dei Cittamatrin e quella dei Madhyamika, esistono differenze sulla comprensione della natura delle entità di conoscibili. Perciò coloro che dispongono di una conoscenza più elevata rigettano le teorie di quelli che al riguardo hanno una percezione inferiore.

Anche la saggezza nel LoRig è tra i cinque fattori mentali “che determinano l’oggetto” ed è definita un conoscitore che discrimina per proprio potere l’oggetto. Senza la saggezza non avremmo modo di capire e di comprendere ciò che è positivo o negativo, ciò che è appropriato o non appropriato e tra ciò che esiste e non esiste. Ha la funzione di vincere il dubbio, perché quando si analizza l’oggetto con il ragionamento, si arriva al suo accertamento.
La saggezza, la sesta paramita, è paragonata a una persona che ci vede perfettamente, mentre le altre 5 (pazienza, moralità, generosità, sforzo entusiastico e meditazione) sono paragonate a persone cieche che possono essere guidate, in modo da non perdersi, solo dalla saggezza che invece vede.

Calendario

  • Sabato 18 e Domenica 19 Giugno 2022
    Capitolo IX – La Saggezza Ven. Ghesce Tenzin Tenphel

Costo

L’incontro è gratuito e e aperto a chiunque fosse interessato a partecipare.

Per chi volesse sostenere il Centro e l’FPMT è possibile fare una donazione
con causale “Centro Losang Yesce” a:

IBAN: IT81J0501802800000015112303

intestato a: Fondazione FPMT Italia

Per informazioni e comunicazioni

info@losangyesce.org

Modalità partecipazione

Per prenotazioni e informazioni scrivere a info@losangyesce.org

Modalità di svolgimento

L’incontro verrà svolto in presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia

E’ disponibile il parcheggio interno gratuito.

Insegnamenti sul Bodhisattvacharyavatara – Capitolo VIII – La Concentrazione

Insegnamenti sul Bodhisattvacharyavatara – Capitolo VIII – La Concentrazione


Presentazione

Il bellissimo testo in versi di Shantideva descrive lo stile di vita del Bodhisattva. Questo argomento fa parte del veicolo universale.
Perché la pratica sia efficace deve riguardare l’interezza della vita. Spesso ci sono divari tra la parte sacra e quella profana della vita: si possono fare tantissime puje, prostrazioni, preghiere ma se la mente non è attenta istante dopo istante alle azioni quotidiane i meriti accumulati dalla pratica spirituale svaniscono rapidamente. Se quello che abbiamo appreso nel momento formale dello studio del Dharma non viene applicato alla quotidianità, nell’ordinarietà della nostra esistenza, significa che stiamo fraintendendo e stiamo sbagliando. È un grave errore avere questo divario tra la pratica sacra, formale e quella profana della vita quotidiana. Lo studio e la pratica del Dharma devono diventare qualcosa di utile per plasmare la nostra mente sempre, in ogni momento e in qualunque azione.
Prima di tutto quindi puliamo la nostra mente in modo da poter piantare i semi di bodhicitta, della vacuità, delle sei paramita e in modo che la pratica sia effettiva e non solamente superficiale. Noi siamo vittime delle nostre afflizioni mentali per cui dobbiamo lavorare su di esse per identificarle e poi per eliminarle.

Capitolo VIII – La Concentrazione

Ven. Ghesce Jampa Gelek

Dopo aver sviluppato la perseveranza entusiastica,
dovrei rendere stabile la mente nella concentrazione meditativa
poiché le persone che hanno una mente distratta
diventano preda delle zanne dei difetti mentali

Avendo compreso che la visione speciale unita al calmo dimorare
Distruggono totalmente le concezioni disturbanti,
per prima cosa devo ricercare il calmo dimorare che
si ottiene con gioia, mediante il distacco dalla vita mondana.

La concentrazione nel Lo Rig è classificata tra i fattori mentali “che determinano l’oggetto” ed è indispensabile nel Sentiero: la saggezza senza la concentrazione è come la fiamma di una candela al vento, benchè sia luminosa e possa rischiarare, a causa del suo movimento continuo non riesce ad illuminare bene ciò che deve illuminare.

Calendario

  • Sabato 28 Maggio 2022
    dalle ore 15:00 alle 18:00
  • Domenica 29 Maggio 2022
    dalle ore 10:00 alle 13:00

Costo

L’incontro è gratuito e e aperto a chiunque fosse interessato a partecipare.

Per chi volesse sostenere il Centro e l’FPMT è possibile fare una donazione
con causale “Centro Losang Yesce” a:

IBAN: IT81J0501802800000015112303

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Per informazioni e comunicazioni

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Modalità partecipazione

Per prenotazioni e informazioni scrivere a info@losangyesce.org

Modalità di svolgimento

L’incontro verrà svolto in presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia

E’ disponibile il parcheggio interno gratuito.

Insegnamenti sul Bodhisattvacharyavatara – Capitolo VIII – La Concentrazione

Insegnamenti sul Bodhisattvacharyavatara – Capitolo VIII – La Concentrazione


Presentazione

Il bellissimo testo in versi di Shantideva descrive lo stile di vita del Bodhisattva. Questo argomento fa parte del veicolo universale.
Perché la pratica sia efficace deve riguardare l’interezza della vita. Spesso ci sono divari tra la parte sacra e quella profana della vita: si possono fare tantissime puje, prostrazioni, preghiere ma se la mente non è attenta istante dopo istante alle azioni quotidiane i meriti accumulati dalla pratica spirituale svaniscono rapidamente. Se quello che abbiamo appreso nel momento formale dello studio del Dharma non viene applicato alla quotidianità, nell’ordinarietà della nostra esistenza, significa che stiamo fraintendendo e stiamo sbagliando. È un grave errore avere questo divario tra la pratica sacra, formale e quella profana della vita quotidiana. Lo studio e la pratica del Dharma devono diventare qualcosa di utile per plasmare la nostra mente sempre, in ogni momento e in qualunque azione.
Prima di tutto quindi puliamo la nostra mente in modo da poter piantare i semi di bodhicitta, della vacuità, delle sei paramita e in modo che la pratica sia effettiva e non solamente superficiale. Noi siamo vittime delle nostre afflizioni mentali per cui dobbiamo lavorare su di esse per identificarle e poi per eliminarle.

Capitolo VIII – La Concentrazione

Ven. Ghesce Jampa Gelek

Dopo aver sviluppato la perseveranza entusiastica,
dovrei rendere stabile la mente nella concentrazione meditativa
poiché le persone che hanno una mente distratta
diventano preda delle zanne dei difetti mentali

Avendo compreso che la visione speciale unita al calmo dimorare
Distruggono totalmente le concezioni disturbanti,
per prima cosa devo ricercare il calmo dimorare che
si ottiene con gioia, mediante il distacco dalla vita mondana.

La concentrazione nel Lo Rig è classificata tra i fattori mentali “che determinano l’oggetto” ed è indispensabile nel Sentiero: la saggezza senza la concentrazione è come la fiamma di una candela al vento, benchè sia luminosa e possa rischiarare, a causa del suo movimento continuo non riesce ad illuminare bene ciò che deve illuminare.

Calendario

  • Sabato 28 Maggio 2022
    dalle ore 15:00 alle 18:00
  • Domenica 29 Maggio 2022
    dalle ore 10:00 alle 13:00

Costo

L’incontro è gratuito e e aperto a chiunque fosse interessato a partecipare.

Per chi volesse sostenere il Centro e l’FPMT è possibile fare una donazione
con causale “Centro Losang Yesce” a:

IBAN: IT81J0501802800000015112303

intestato a: Fondazione FPMT Italia

Per informazioni e comunicazioni

info@losangyesce.org

Modalità partecipazione

Per prenotazioni e informazioni scrivere a info@losangyesce.org

Modalità di svolgimento

L’incontro verrà svolto in presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia

E’ disponibile il parcheggio interno gratuito.

Insegnamenti sul Bodhisattvacharyavatara – Capitolo VI – La Pazienza

Insegnamenti sul Bodhisattvacharyavatara – Capitolo VI – La Pazienza


Presentazione

Il bellissimo testo in versi di Shantideva descrive lo stile di vita del Bodhisattva. Questo argomento fa parte del veicolo universale.
Perché la pratica sia efficace deve riguardare l’interezza della vita. Spesso ci sono divari tra la parte sacra e quella profana della vita: si possono fare tantissime puje, prostrazioni, preghiere ma se la mente non è attenta istante dopo istante alle azioni quotidiane i meriti accumulati dalla pratica spirituale svaniscono rapidamente. Se quello che abbiamo appreso nel momento formale dello studio del Dharma non viene applicato alla quotidianità, nell’ordinarietà della nostra esistenza, significa che stiamo fraintendendo e stiamo sbagliando. È un grave errore avere questo divario tra la pratica sacra, formale e quella profana della vita quotidiana. Lo studio e la pratica del Dharma devono diventare qualcosa di utile per plasmare la nostra mente sempre, in ogni momento e in qualunque azione.
Prima di tutto quindi puliamo la nostra mente in modo da poter piantare i semi di bodhicitta, della vacuità, delle sei paramita e in modo che la pratica sia effettiva e non solamente superficiale. Noi siamo vittime delle nostre afflizioni mentali per cui dobbiamo lavorare su di esse per identificarle e poi per eliminarle.

Capitolo VI – La Pazienza

Ven. Ghesche Tenzin Tenphel

Niente esiste qui che non sia accessibile
con una costante familiarità.
Perciò abituandomi a tollerare le più lievi difficoltà
io mi eserciterò per sopportare le più grandi avversità.

Soldati valorosi sono quelli che, incuranti del loro dolore,
distruggono i loro veri nemici come l’ odio e le altre negatività.
I guerrieri ordinari uccidono solamente cadaveri.

Pure la sofferenza ha la sua utilità:
a causa del dolore vengono eliminati orgoglio e arroganza,
si prova compassione per coloro chi si aggirano nel ciclo delle rinascite,
si evita di fare del male e si ha gioia nel praticare le virtù.

Queste sono solo tre delle bellissime 134 stanze di questo importantissimo capitolo.
La pazienza è l’antidoto diretto alla rabbia che è uno dei tre veleni ma è anche l’antidoto a tanti altri fattori mentali non virtuosi che originano dalla rabbia. Allenarsi alla pazienza è quindi il modo di percorrere il sentiero affinchè ogni sforzo non sia vanificato e possa, al contrario, potenziare ogni azione virtuosa della nostra pratica.

Calendario

  • Sabato 30 Aprile e Domenica 1 Maggio 2022
    Capitolo VI – La Pazienza Ven. Ghesche Tenzin Tenphel

Costo

L’incontro è gratuito e e aperto a chiunque fosse interessato a partecipare.

Per chi volesse sostenere il Centro e l’FPMT è possibile fare una donazione
con causale “Centro Losang Yesce” a:

IBAN: IT81J0501802800000015112303

intestato a: Fondazione FPMT Italia

Per informazioni e comunicazioni

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Modalità partecipazione

Per prenotazioni e informazioni scrivere a info@losangyesce.org

Modalità di svolgimento

L’incontro verrà svolto in presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia

E’ disponibile il parcheggio interno gratuito.

Insegnamenti sul Bodhisattvacharyavatara – Capitolo IX – La Saggezza

Insegnamenti sul Bodhisattvacharyavatara – Capitolo IX – La Saggezza


Presentazione

Il bellissimo testo in versi di Shantideva descrive lo stile di vita del Bodhisattva. Questo argomento fa parte del veicolo universale.
Perché la pratica sia efficace deve riguardare l’interezza della vita. Spesso ci sono divari tra la parte sacra e quella profana della vita: si possono fare tantissime puje, prostrazioni, preghiere ma se la mente non è attenta istante dopo istante alle azioni quotidiane i meriti accumulati dalla pratica spirituale svaniscono rapidamente. Se quello che abbiamo appreso nel momento formale dello studio del Dharma non viene applicato alla quotidianità, nell’ordinarietà della nostra esistenza, significa che stiamo fraintendendo e stiamo sbagliando. È un grave errore avere questo divario tra la pratica sacra, formale e quella profana della vita quotidiana. Lo studio e la pratica del Dharma devono diventare qualcosa di utile per plasmare la nostra mente sempre, in ogni momento e in qualunque azione.
Prima di tutto quindi puliamo la nostra mente in modo da poter piantare i semi di bodhicitta, della vacuità, delle sei paramita e in modo che la pratica sia effettiva e non solamente superficiale. Noi siamo vittime delle nostre afflizioni mentali per cui dobbiamo lavorare su di esse per identificarle e poi per eliminarle.

Capitolo IX – La Saggezza

Ven. Ghesce Tenzin Tenphel

Le verità illusorie o convenzionali sono definite così poiché sono realtà accertate da menti valide, le quali hanno apparenze dualistiche, che non comprendono il significato reale e le verità assolute hanno tale denominazione in quanto realizzate da un essere con saggezza suprema, o arya, la mente del quale non possiede apparenza dualistica, queste vengono considerate le due verità.

Poi fra i vari yoghin appartenenti alle varie scuole di pensiero come il Piccolo veicolo, o il Grande veicolo dei Cittamatrin e quella dei Madhyamika, esistono differenze sulla comprensione della natura delle entità di conoscibili. Perciò coloro che dispongono di una conoscenza più elevata rigettano le teorie di quelli che al riguardo hanno una percezione inferiore.

Anche la saggezza nel LoRig è tra i cinque fattori mentali “che determinano l’oggetto” ed è definita un conoscitore che discrimina per proprio potere l’oggetto. Senza la saggezza non avremmo modo di capire e di comprendere ciò che è positivo o negativo, ciò che è appropriato o non appropriato e tra ciò che esiste e non esiste. Ha la funzione di vincere il dubbio, perché quando si analizza l’oggetto con il ragionamento, si arriva al suo accertamento.
La saggezza, la sesta paramita, è paragonata a una persona che ci vede perfettamente, mentre le altre 5 (pazienza, moralità, generosità, sforzo entusiastico e meditazione) sono paragonate a persone cieche che possono essere guidate, in modo da non perdersi, solo dalla saggezza che invece vede.

Calendario

  • Sabato 18 e Domenica 19 Giugno 2022
    Capitolo IX – La Saggezza Ven. Ghesce Tenzin Tenphel

Costo

L’incontro è gratuito e e aperto a chiunque fosse interessato a partecipare.

Per chi volesse sostenere il Centro e l’FPMT è possibile fare una donazione
con causale “Centro Losang Yesce” a:

IBAN: IT81J0501802800000015112303

intestato a: Fondazione FPMT Italia

Per informazioni e comunicazioni

info@losangyesce.org

Modalità partecipazione

Per prenotazioni e informazioni scrivere a info@losangyesce.org

Modalità di svolgimento

L’incontro verrà svolto in presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia

E’ disponibile il parcheggio interno gratuito.

Insegnamenti sul Bodhisattvacharyavatara – Capitolo VI – La Pazienza

Insegnamenti sul Bodhisattvacharyavatara – Capitolo VI – La Pazienza


Presentazione

Il bellissimo testo in versi di Shantideva descrive lo stile di vita del Bodhisattva. Questo argomento fa parte del veicolo universale.
Perché la pratica sia efficace deve riguardare l’interezza della vita. Spesso ci sono divari tra la parte sacra e quella profana della vita: si possono fare tantissime puje, prostrazioni, preghiere ma se la mente non è attenta istante dopo istante alle azioni quotidiane i meriti accumulati dalla pratica spirituale svaniscono rapidamente. Se quello che abbiamo appreso nel momento formale dello studio del Dharma non viene applicato alla quotidianità, nell’ordinarietà della nostra esistenza, significa che stiamo fraintendendo e stiamo sbagliando. È un grave errore avere questo divario tra la pratica sacra, formale e quella profana della vita quotidiana. Lo studio e la pratica del Dharma devono diventare qualcosa di utile per plasmare la nostra mente sempre, in ogni momento e in qualunque azione.
Prima di tutto quindi puliamo la nostra mente in modo da poter piantare i semi di bodhicitta, della vacuità, delle sei paramita e in modo che la pratica sia effettiva e non solamente superficiale. Noi siamo vittime delle nostre afflizioni mentali per cui dobbiamo lavorare su di esse per identificarle e poi per eliminarle.

Capitolo VI – La Pazienza

Ven. Ghesche Tenzin Tenphel

Niente esiste qui che non sia accessibile
con una costante familiarità.
Perciò abituandomi a tollerare le più lievi difficoltà
io mi eserciterò per sopportare le più grandi avversità.

Soldati valorosi sono quelli che, incuranti del loro dolore,
distruggono i loro veri nemici come l’ odio e le altre negatività.
I guerrieri ordinari uccidono solamente cadaveri.

Pure la sofferenza ha la sua utilità:
a causa del dolore vengono eliminati orgoglio e arroganza,
si prova compassione per coloro chi si aggirano nel ciclo delle rinascite,
si evita di fare del male e si ha gioia nel praticare le virtù.

Queste sono solo tre delle bellissime 134 stanze di questo importantissimo capitolo.
La pazienza è l’antidoto diretto alla rabbia che è uno dei tre veleni ma è anche l’antidoto a tanti altri fattori mentali non virtuosi che originano dalla rabbia. Allenarsi alla pazienza è quindi il modo di percorrere il sentiero affinchè ogni sforzo non sia vanificato e possa, al contrario, potenziare ogni azione virtuosa della nostra pratica.

Calendario

  • Sabato 30 Aprile e Domenica 1 Maggio 2022
    Capitolo VI – La Pazienza Ven. Ghesche Tenzin Tenphel

Costo

L’incontro è gratuito e e aperto a chiunque fosse interessato a partecipare.

Per chi volesse sostenere il Centro e l’FPMT è possibile fare una donazione
con causale “Centro Losang Yesce” a:

IBAN: IT81J0501802800000015112303

intestato a: Fondazione FPMT Italia

Per informazioni e comunicazioni

info@losangyesce.org

Modalità partecipazione

Per prenotazioni e informazioni scrivere a info@losangyesce.org

Modalità di svolgimento

L’incontro verrà svolto in presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia

E’ disponibile il parcheggio interno gratuito.

Incontro di Meditazione sull’assenza del sé

Incontro di Meditazione sull’assenza del sé


Presentazione

La meditazione sulla Vacuità, o assenza del sé dei fenomeni e della persona, è il cardine della pratica Buddhista e l’argomento che contraddistingue la riflessione filosofica buddhista, differenziandola dalle altre filosofie e religioni.

La realizzazione dell’assenza del sé dei fenomeni e della persona è molto difficile da ottenere e richiede anni (e vite) di riflessioni e di pratica meditativa.

Il concetto di assenza del sé si differenzia molto nelle diverse scuole buddhiste e trova il culmine nella visione madhiamika-prasangika.

Proponiamo una serie di incontri per affrontare questo argomento molto avanzato che richiede delle basi di studio e di pratica.
Per questo gli incontri partiranno dalle riflessioni sulle 4 nobili verità e i punti fondamentali del Lam Rim come la legge di causa-effetto; parleremo dei 12 anelli del sorgere dipendente (le 12 diramazioni del divenire) e della ruota delle armi taglienti.

Le meditazioni sulla vacuità saranno affrontate sulla base del settuplice ragionamento di Chandrakirti, procedendo progressivamente attraverso i tre livelli del sorgere dipendente, così come esposto da Lama Tzong Khapa nel Lam Rim Intermedio.

I testi di riferimento, oltre alla sezione sulla vacuità del Lam Rim intermedio e Il Settuplice Ragionamento di Chandrakirti dal testo di Jang-kya, nel commento dal Ven. Olivier, saranno il sutra del germoglio di chicco di riso e Il capitolo 26 de” Le Chiare Parole” di Chandrakirti nel commento di Serkong Tsenshab Rinpoche del 2020.

Chi guiderà le meditazioni

Arianna Smerieri, biologa (PhD in neurofisiologia del sonno) e buddhista. Unisce la necessità di spiegare ogni fenomeno attraverso la lente delle scienze e la ricerca di risposte a quesiti profondi e spirituali. Il suo percorso formativo, partito dalle discipline cinesi (qi gong e tai chi) e giapponesi (shiatsu), arricchito dalle terapie alternative e dal master di neuroscienze, mindfulness e pratiche contemplative, ha trovato il culmine con l’incontro della saggezza e sapienza buddhista tibetana. Lo studio è una parte fondamentale della pratica, assieme all’impegno costante e al rispetto degli esseri viventi.

Calendario

  • Sabato 12 Marzo 2022 dalle 14:00 alle 18:00

Orari

Vedi sopra

Costo

L’incontro è gratuito e e aperto a chiunque fosse interessato a partecipare.

Per chi volesse sostenere il Centro e l’FPMT è possibile fare una donazione:

IBAN: IT81J0501802800000015112303

intestato a:
Fondazione FPMT Italia

Per informazioni e comunicazioni

meditazione@losangyesce.org

Modalità partecipazione

Per prenotazioni e informazioni scrivere a meditazione@losangyesce.org

Modalità di svolgimento

L’incontro verrà svolto in presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia

E’ disponibile il parcheggio interno gratuito.
Sarà possibile anche partecipare online dalle ore 15:00.