Meditazione Buddhista Tibetana e Mindfulness

Meditazione Buddhista Tibetana e Mindfulness


Presentazione

Partono il 20 gennaio 2022 gli incontri di meditazione del Gruppo di Studio LosangYesce a frequenza settimanale.
La meditazione buddhista tibetana è un lungo percorso di pratica basato sugli stadi graduali del sentiero buddista. Il buddhismo tibetano ha sistematizzato i diversi insegnamenti e tutte le pratiche grazie all’opera del Grande Maestro Lama TzongKhapa.

Lo strumento principale è la Mindfulness, cioè la consapevolezza del qui e ora. Indispensabile sviluppare consapevolezza del sè, degli altri e dell’ambiente in cui siamo immersi.

Il secondo strumento è la concentrazione. La pratica del Calmo Dimorare (Shiné) è antica e ha le sue radici nelle pratiche induiste. Il Buddha le ha riprese, sviluppate e insegnate: l’AnapanasatiSutra (consapevolezza del respiro) e SattipattanaSutra (i quattro piazzamenti ravvicinati della consapevolezza) immortalano la sua saggezza.
Il buddhismo tibetano ha scientificamente codificato gli stadi del calmo dimorare e le progressioni della mente nei due tipi di sentieri (mondani e sovramondani): proveremo a studiarli assieme.

Il terzo prezioso strumento è il LamRim, cioè il sentiero graduale. Praticheremo assieme le meditazioni che sviluppano la consapevolezza sui principali aspetti del sentiero buddhista (impermanenza, la verità della sofferenza, la compassione, il modo di esistere dei fenomeni).

Il corso è aperto a ogni tipo di praticante, inesperto e avanzato: i principianti beneficeranno delle nozioni basilari della meditazione e dell’inquadramento di ogni pratica proposta; i meditatori esperti avranno la possibilità di ripercorrere i vari aspetti della pratica, sistematizzando le diverse tecniche e condividendo la loro esperienza.

Chi guiderà le meditazioni

Arianna Smerieri, biologa (PhD in neurofisiologia del sonno) e buddhista. Unisce la necessità di spiegare ogni fenomeno attraverso la lente delle scienze e la ricerca di risposte a quesiti profondi e spirituali. Il suo percorso formativo, partito dalle discipline cinesi (qi gong e tai chi) e giapponesi (shiatsu), arricchito dalle terapie alternative e dal master di neuroscienze, mindfulness e pratiche contemplative, ha trovato il culmine con l’incontro della saggezza e sapienza buddhista tibetana. Lo studio è una parte fondamentale della pratica, assieme all’impegno costante e al rispetto degli esseri viventi.

Calendario

  • Primo incontro: Giovedì 20 Gennaio 2022 dalle 19:00 alle 20:00
  • I successivi incontri si svolgeranno con cadenza settimanale il Giovedì dalle 19:00 alle 20:00

Orari

Vedi sopra

Costo

Il corso è a offerta libera:

IBAN: IT81J0501802800000015112303

intestato a:
Fondazione FPMT Italia

Chi può offrire qualcosa, contribuirà alle spese del gruppo di studio, chi non ha mezzi sufficienti per fare l’offerta, offrirà la sua presenza e il suo impegno.

Per informazioni e comunicazioni

meditazione@losangyesce.org

Modalità partecipazione

Per prenotazioni e informazioni scrivere a meditazione@losangyesce.org

Modalità di svolgimento

Gli incontri si svolgeranno online

Incontri di Meditazione – Il Calmo Dimorare (Shinè)

INCONTRI DI MEDITAZIONE – IL CALMO DIMORARE (SHINE’)


Presentazione

Il gruppo Losang Yesce Parma, con grande gioia e felicità, è lieto di invtarti alle giornate di meditazione con Andrea Capellari.
Negli incontri di meditazione, le persone verranno accompagnate nella pratica di meditazione concentrativa (shinè). La meditazione favorisce la quiete mentale, l’introspezione e la trasformazione degli stati mentali. L’inquietudine si placa, le emozioni distruttive perdono potere, le qualità innate della mente emegono e noi possiamo esprimere il nostro potenziale interiore.

Insegnante

Andrea Capellari, Acharya (Phd) in Filosofia e Lingue orientali, è master in Programmazione Neuro-Linguistica. Dal 1983 al 1988 ha studiato e praticato sotto la guida di eminenti maestri buddhisti tibetani in Europa. Trasferitosi in India, dal 1988 al 1994 ha vissuto a stretto contatto con alcuni dei più grandi mistici tibetani allora viventi svolgendo anche il ruolo di loro traduttore in tutto il mondo.
Dal 1994 al 1996 ha compiuto un ritiro meditativo di due anni sullo sviluppo di concentrazione, al centro Osel Ling in Spagna. Rientrato in Italia, ha completato il Masters Program, corso di studi della durata di sette anni in filosofia, metafisica ed epistemologia buddhista all’Istituto Lama Tzong Khapa, svolgendo anche il ruolo di traduttore per gli stessi studi.
Esperto nello sviluppo di consapevolezza e concentrazione e nelle loro varie applicazioni nelle sfere di cognizione sensoriale e di ricerca introspettiva profonda.
Tiene corsi sull’affinamento di capacità percettive, gestione degli stati emotivi, di stati d’ansia e di stress e si occupa della ricerca dell’integrazione tra PNL e sistemi meditativi avanzati.
Tiene corsi di meditazione utilizzando le tecniche di presenza e osservazione profonda, di analisi deduttiva ed elaborazione di archetipi.
Dal 2001 è l’interprete ufficiale di Sua Santità il Dalai Lama, per la lingua italiana.

Calendario

  • Giovedì 7 Ottobre 2021 dalle 18:30 alle 19:45
  • Giovedì 14 Ottobre 2021 dalle 18:30 alle 19:45
  • Giovedì 28 Ottobre 2021 dalle 18:30 alle 19:45
  • Giovedì 4 Novembre 2021 dalle 18:30 alle 19:45
  • Giovedì 11 Novembre 2021 dalle 18:30 alle 19:45
  • Giovedì 18 Novembre 2021 dalle 18:30 alle 19:45
  • Giovedì 25 Novembre 2021 dalle 18:30 alle 19:45
  • Giovedì 2 Dicembre 2021 dalle 18:30 alle 19:45

Orari

Vedi sopra

Modalità partecipazione

Posti limitati e green pass richiesto per l’accesso.
Il corso si svolgerà con un numero minimo di partecipanti.
Per prenotazioni e informazioni sui costi scrivere a meditazione@losangyesce.org

Modalità di svolgimento

In presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia

I 12 Anelli del sorgere dipendente

I 12 ANELLI DEL SORGERE DIPENDENTE

Presentazione

I 12 anelli descrivono il meccanismo della rinascita della mente. La nostra esistenza di esseri senzienti è composta da una successione di cause ed effetti concatenate. Il processo è descritto come una catena non lineare che descrive il condizionamento delle azioni passate, della condizione presente e della condizione futura. Il Buddha prese in esame questi anelli insegnando il Sutra delle pianticelle di riso.

Allo stesso modo l’ignoranza serve da causa ai fattori di composizione.

Insegnante

Il Venerabile Ghesce Jampa Gelek è un ghesce lharampa che oltre ad avere concluso con successo gli studi a Sera Je, ha anche approfondito la sua preparazione nel tantra, ed è perciò qualificato anche nel dare iniziazioni e commentari.

Calendario

  • Domenica 5 Settembre 2021 dalle 10 alle 13
  • Sabato 20 Novembre 2021 dalle 15 alle 18
  • Domenica 21 Novembre 2021 dalle 10 alle 13

Orari

Vedi sopra

Per informazioni e comunicazioni

info@losangyesce.org

Modalità partecipazione

  • entrata ad offerta libera
  • capienza limitata e accesso ai locali secondo le attuali disposizioni ministeriali covid-19
  • per informazioni scrivere a info@losangyesce.org

Quota di partecipazione

Gli Insegnamenti sono a offerta libera.
Contiamo sul vostro contributo per sostenere i centri e gli insegnamenti particolarmente in questo periodo in cui i centri sono chiusi e vi invitiamo ad offrire sulla base della vostra generosità e delle vostre possibilità.
Al tempo stesso vi preghiamo di non rinunciare mai a seguire gli insegnamenti perché siete in difficoltà relativamente all’offerta.

Modalità di svolgimento

In presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia


I 12 Anelli del sorgere dipendente

I 12 ANELLI DEL SORGERE DIPENDENTE

Presentazione

I 12 anelli descrivono il meccanismo della rinascita della mente. La nostra esistenza di esseri senzienti è composta da una successione di cause ed effetti concatenate. Il processo è descritto come una catena non lineare che descrive il condizionamento delle azioni passate, della condizione presente e della condizione futura. Il Buddha prese in esame questi anelli insegnando il Sutra delle pianticelle di riso.

Allo stesso modo l’ignoranza serve da causa ai fattori di composizione.

Insegnante

Il Venerabile Ghesce Jampa Gelek è un ghesce lharampa che oltre ad avere concluso con successo gli studi a Sera Je, ha anche approfondito la sua preparazione nel tantra, ed è perciò qualificato anche nel dare iniziazioni e commentari.

Calendario

  • Domenica 5 Settembre 2021 dalle 10 alle 13
  • Sabato 20 Novembre 2021 dalle 15 alle 18
  • Domenica 21 Novembre 2021 dalle 10 alle 13

Orari

Vedi sopra

Per informazioni e comunicazioni

info@losangyesce.org

Modalità partecipazione

  • entrata ad offerta libera
  • capienza limitata e accesso ai locali secondo le attuali disposizioni ministeriali covid-19
  • per informazioni scrivere a info@losangyesce.org

Quota di partecipazione

Gli Insegnamenti sono a offerta libera.
Contiamo sul vostro contributo per sostenere i centri e gli insegnamenti particolarmente in questo periodo in cui i centri sono chiusi e vi invitiamo ad offrire sulla base della vostra generosità e delle vostre possibilità.
Al tempo stesso vi preghiamo di non rinunciare mai a seguire gli insegnamenti perché siete in difficoltà relativamente all’offerta.

Modalità di svolgimento

In presenza presso:
Museo d’Arte Cinese Missionari Saveriani di Parma
Viale San Martino 8, 43123 PR – Parma, Italia


Lodi a Tara

Tara, la liberatrice

Tara è uno dei buddha più amati del buddismo tibetano. Il suo nome significa “colei che libera”.

Tara ci libera dall’ignoranza, che è la radice dell’esistenza ciclica, e dal pensiero egocentrico, che ci impedisce di raggiungere il pieno risveglio di un buddha. Ci libera anche dagli otto pericoli, ognuno dei quali ha un aspetto esteriore e interiore: il leone dell’arroganza, l’elefante dell’ignoranza, il fuoco della rabbia, il serpente della gelosia, i ladri delle visioni errate, la catena di avaro, il diluvio dell’attaccamento e il demone del dubbio.

Come fa Tara a liberarci e proteggerci da questi pericoli? Certo non scende in picchiata dal cielo o fa scomparire magicamente una situazione problematica. Gli esseri illuminati non possono eliminare i nostri difetti, come estrarre una spina da un nostro piede. Né possono trasferirci le loro realizzazioni, come quando si versa dell’acqua in una ciotola vuota. Il modo fondamentale in cui Tara – o qualsiasi altro buddha- è di beneficio agli esseri senzienti è attraverso l’insegnamento del Dharma e l’ispirazione a indagarne il significato, in modo da raggiungere una corretta comprensione. Tara ci guida poi nella pratica della meditazione, in modo da generare quelle realizzazioni che trasformano la nostra mente.

Attraverso la pratica di ciò che impariamo, generiamo la saggezza che realizza la vacuità, e attraverso la meditazione sulla vacuità, purifichiamo la nostra mente dalle oscurazioni e attualizziamo la cessazione della sofferenza.

Quando chiediamo a Tara di liberarci, in realtà stiamo facendo appello alla nostra Tara interiore, ai semi della nostra saggezza e compassione. Man mano che coltiviamo queste qualità, esse ci proteggono dai danni inflitti dalle emozioni disturbanti.

Tara ci libera incarnando tutte le realizzazioni del sentiero. Visualizzando la sua forma verde smeraldo, fatta di luce, contempliamo il sentiero e ne interiorizziamo il significato, perché ogni aspetto della sua forma rappresenta un aspetto del sentiero per il risveglio. Tara ci libera anche offrendoci un modello di comportamento. Nata come principessa a cui era stato detto di pregare per rinascere uomo, Tara ha raggiunto il pieno risveglio in un corpo femminile, incoraggiandoci a superare qualsiasi pregiudizio, discriminazione o scoraggiamento possiamo incontrare.

Le strofe che seguono sono un inno a Tara composto da Gyalwa Gendun Drubpa (1391-1475), il Primo Dalai Lama.

Sui monti delle visioni errate della natura del sé, / gonfio di superbia, / dedito a ferire con gli artigli del disprezzo / vive il leone dell’orgoglio. / Proteggici da questo pericolo!

Proprio come i leoni si aggirano nelle zone di montagna, la nostra arroganza e il nostro orgoglio sono di casa nelle visioni errate riguardanti la natura dell’”io”. Anche se l’io ha un’origine dipendente, l’ignoranza lo percepisce come esistente, indipendentemente da qualsiasi altro fattore. Questa visione completamente sbagliata è la radice della nostra sofferenza nell’esistenza ciclica.

Avendo una visione irrealistica del modo in cui esistiamo, ci comportiamo di conseguenza con gli altri: arroganti e superbi con quelli che riteniamo inferiori, invidiosi di quelli che consideriamo superiori e competitivi con chi consideriamo alla pari. Il nostro orgoglio genera disprezzo che, come gli artigli di un leone, provoca sofferenza. Queste azioni dannose perpetuano la nostra rinascita negli stati infelici dell’esistenza. La nostra arroganza, inoltre, ci impedisce di riconoscere quanto è dolorosa e difficile la nostra situazione nell’esistenza ciclica.

La saggezza che realizza la vacuità dell’esistenza inerente è l’antidoto ultimo a tutti gli otto pericoli interiori, perché vede la vera natura del sé, che è privo di esistenza indipendente o inerente. Tuttavia, poiché questa realizzazione richiede tempo ed è difficile da ottenere, nel frattempo possiamo adottare degli antidoti più semplici, uno per ciascuna particolare afflizione. Nel caso dell’arroganza, possiamo contemplare un argomento particolarmente difficile, come le dodici origini o i diciotto elementi, argomenti essenziali ma estremamente complessi. Riconoscere quanto sia limitata la nostra attuale comprensione ci rende meno arroganti.

Un altro antidoto è riflettere sul fatto che tutto ciò che sappiamo e ogni talento e abilità che abbiamo acquisito dipendono dalla gentilezza degli altri: qualcuno ci ha insegnato e addestrato, ci ha incoraggiato. Rendendocene conto, come possiamo essere arroganti, pensando di essere così speciali?

Fare prostrazioni ai Tre Gioielli aiuta ulteriormente a contrastare l’arroganza. Mentre ci inchiniamo, contempliamo le qualità dei Tre Gioielli e il rispetto e l’ammirazione sorgono nella nostra mente. Fare prostrazioni induce all’umiltà e alla rinuncia all’ego e ci rende studenti più ricettivi. Il cuore diventa più leggero, siamo in grado di ridere delle nostre debolezze, senza aver più paura che gli altri “ci scoprano”.

Sfuggito agli uncini affilati della consapevolezza e della presenza mentale, ottenebrato dai piaceri dei sensi, l’elefante dell’ignoranza imbocca il sentiero sbagliato, mostrando le sue zanne minacciose. Proteggici da questo pericolo!

Potente e fuori controllo, un elefante impazzito terrorizza chiunque incontri sul suo cammino. Allo stesso modo, le emozioni incontrollate, che derivano dall’ignoranza, conducono a una vita caotica, priva di chiare priorità. Intossicati dall’attaccamento ignorante ai piaceri dei sensi, facciamo di tutto pur di ottenere ciò che vogliamo. L’ignoranza ci porta su strade sbagliate che conducono solo a confusione e sofferenza.

Quando chiediamo protezione a Tara, facciamo appello alla nostra capacità di consapevolezza e presenza mentale introspettiva, due fattori mentali che svolgono un ruolo speciale nella mente. Come un domatore che sa in che modo sottomettere un elefante selvaggio e sfruttare la sua energia per scopi costruttivi, questi fattori mentali ci orientano verso un comportamento etico e la concentrazione meditativa. La parola sanscrita che viene tradotta come “consapevolezza” può anche essere resa anche come “ricordare” o “riportare alla memoria”. Quindi, per quanto riguarda la condotta etica, la consapevolezza ricorda i precetti che abbiamo preso e mantiene saldi i nostri valori; la presenza mentale introspettiva ci permette di vedere se stiamo vivendo coerentemente a essi. Nel contesto della meditazione, la consapevolezza è ciò che si concentra sull’oggetto della meditazione e lo trattiene, in modo che non venga dimenticato, e la presenza introspettiva è come una spia in un angolo della nostra mente che osserva se la distrazione, la pigrizia mentale o l’eccitazione si stanno insinuando, interferendo con la nostra meditazione.

Spinto dal vento dell’attenzione inappropriata,
turbinando nuvole di fumo di cattiva condotta,
Il fuoco della rabbia ha il potere di bruciare foreste di bontà.
Proteggici da questo pericolo!

Come un incendio incontrollabile, anche la rabbia ha inizio da una piccola scintilla. Alimentato dal vento di un’attenzione inappropriata – che si concentra sulle qualità negative di qualcuno o di qualcosa, spesso esagerandole – la rabbia divampa, distruggendo il merito e creando un karma distruttivo che maturerà in sofferenza.

La pazienza, la forza interiore, la capacità di mantenere la calma di fronte ai danni o alle sofferenze è l’antidoto alla rabbia. “Avere pazienza” non significa arrendersi passivamente o perdonare scioccamente un torto subito. Piuttosto, ci permette di avere quella stabilità e chiarezza mentali che ci servono per trovare una soluzione creativa ai nostri problemi. Valutiamo le possibili diverse risposte e scegliamo quella che porterà il maggior beneficio e il minor danno a tutti coloro che si trovano coinvolti nella situazione. Con la pazienza si agisce con fermezza, a volte con forza pacifica, altre volte con assertiva compassione.

Nascosto nel fosso oscuro dell’ignoranza,
Incapace di sopportare la ricchezza e le qualità altrui,
il serpente dell’invidia inietta il suo crudele veleno.
Proteggici da questo pericolo!

La gelosia e l’invidia, come altre emozioni inquietanti, deriva dall’ignoranza della natura della realtà. Come un serpente il cui veleno uccide una persona sana, la gelosia avvelena la felicità e la bontà nostra e degli altri. Sopraffatti dall’invidia, cerchiamo di demolire la felicità e il successo altrui. Ma alla fine, questo comportamento si rivela essere controproducente, perché anche se abbiamo successo nel nostro intento malevolo, non ci sentiamo bene con noi stessi. Gelosia e invidia non solo riducono il rispetto per noi stessi, ma soffoca anche la nostra pace mentale.

Rallegrarsi della felicità, dei talenti, della fortuna e delle buone qualità degli altri è l’antidoto alla gelosia. Quando gli altri sono felici o possiedono buone qualità, possiamo esserne contenti! C’è tanta sofferenza nel mondo e sarebbe sciocco desiderare che gli altri siano privati di qualsiasi felicità abbiano.

La gioia è il metodo per creare grandi meriti della persona pigra. Quando ci rallegriamo delle virtù altrui, accumuliamo merito come se fossimo stati noi a compiere un’azione positiva. La gioia ci sprona sulla via del risveglio e ci porta felicità immediata. (Fine prima parte)

Thubten Chodron – Tradotto da Oh Tara, protect us!

Calendario

da ottobre in poi secondo il calendario https://fpmt.org/media/resources/dharma-dates/

consulta il sito per aggiornamenti.

Modalità partecipazione

incontro di pratica aperto a tutti
ti chiediamo di comunicare la tua partecipazione inviando email al info@losangyesce.org

Per informazioni e comunicazioni

cell. 348/4788922
(dalle 15,00 alle 21,00 tutti i giorni)
o inviando una mail a: info@losangyesce.org

Quota di partecipazione

non prevista

Modalità di svolgimento

pratica delle Lodi a Tara

DOWNLOAD
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